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L'Aurora di CVetrano "sbarca" all'Università di Bologna. Storia di Federica e della tesi "speciale"

del 2016-07-29

Immagine articolo: L'Aurora di CVetrano "sbarca" all'Università di Bologna. Storia di Federica e della tesi "speciale"

Il valore delle tradizioni è inestimabile benchè molte siano rimaste nella memoria dei meno giovani e dei  nostri nonnini che ce le raccontano. Lo sforzo immane di mantenerle vive, col rischio di essere spazzate vie,  soppiantante, va alimentato.

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  • La redazione di Castelvetranonews, da sempre particolarmente sensibile alle tradizioni, quest’anno ha  trasmesso in diretta streaming il Carnevale e l’Aurora non solo per i castelvetranesi e i lettori dell’intero  belicino, ma anche per chi vive fuori, addirittura all’estero. Molta la commozione e l’emozione, perché le  tradizioni sono legate alle nostre radici.  

    Non nascondiamo che quello anche per noi è stato un momento carico di emozioni. Ricevere tantissimi messaggi di complimenti da tutta Italia ed Europa per l'inedita diretta offerta ci ha inorgoglito permettendoci di toccare con mano l'affetto dei castelvetranesi sparsi nel mondo.

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  • E’ con immenso piacere che vi proponiamo l’intervista alla neo Dott.ssa in Antropologia religioni e civiltà  orientali, la 24enne castelvetranese Federica Chiaramonte che ha discusso una tesi proprio sull’Aurora di  Castelvetrano.

     Di recente hai conseguito laurea in?  

    “Antropologia religioni e civiltà orientali il 19 luglio 2016 presso l’Università alma mater studiorum di  Bologna con la tesi dell'Aurora di Castelvetrano".

     Perché hai scelto il tema dell'Aurora?

     “Ho scelto questo tema intanto perché mi piaceva l'dea di portare un pezzo della mia città e della mia  cultura a Bologna, mettendo in risalto quello che di buono c'è a Castelvetrano . Mi ha sempre appassionato  scavare nel passato e analizzare a fondo le varie culture.

    Per questo ho scelto questa facoltà e giunta al traguardo mi sono resa conto di conoscere maggiormente la cultura e la tradizione cinese indiana e dell'America indigena che, non quelle delle mia città.”  

    Che difficoltà hai incontrato e come hai organizzato il tuo lavoro?  

    “La maggiore difficoltà che ho incontrato è stata quella del avoro sul campo. La mattina dell'Aurora ho  provato a fare alcune piccole interviste ai partecipanti per comprendere se per loro era soltanto un  abitudine o se erano presenti perché credevano ancora in qualcosa, per esempio.  Poi il lavoro sui testi è stato abbastanza semplice.

    In biblioteca ho trovato tutto quello di cui avevo bisogno.  La professoressa non conosceva questo particolare rito e ne è rimasta particolarmente colpita infatti non  appena le ho portato le prime notizie per cominciare con la stesura della tesi è stata entusiasta e ha  accettato subito di seguirmi.”

     Da piccola ti portavano a vedere l'Aurora? Quali ricordi?

     “Da piccola mi portavano sempre a vederla ed ho il ricordo nitido di mio padre che non appena stava  per cominciare mi prendeva in braccio e mi metteva sulle sue spalle per permettermi di vedere meglio. “  

    Quest'anno hai seguito la diretta di castelvetrano news, seguita in tutto il mondo da castelvetranesi  emigrati?

     “Purtroppo non sono riuscita a seguire la diretta ma ho saputo che ha riscosso molto successo e ne sono  davvero felice.”  

    Secondo te perché persiste questo amore per l’Aurora?  

    “Credo che tutto questo amore sia dovuto al suo essere una tradizione davvero bella, per cui perderla  sarebbe davvero un peccato. È davvero emozionante vedere gente da ogni paese arrivare in piazza la  mattina di pasqua per assistere a questo bellissimo spettacolo. “  

    Tra le tue fonti anche i preziosi articoli di vito Marino. In particolare quali informazioni storiche hai utilizzato?  

    “Ho utilizzato il libro di Vito soprattutto per la parte relativa alla funzione in se per sè e di tutte le tradizioni  che oggi sono scomparse. Vorrei inoltre ringraziare tutto lo staff della biblioteca di Castelvetrano sempre gentili e disponibili e in particolare  la dottoressa Marrone che mi ha permesso di svolgere le mie ricerche durante il periodo di tirocinio. Poi  vorrei ringraziare il fotografo Franco Seidita per aver trovato dei video da cui sono riuscita ad estrarre delle  immagini da inserire nella tesi. E anche la Redazione di Castelvetrano News che ha fornito articoli davvero  belli e utili.“  

    Cosa hai analizzato in particolare?  

    “In particolare ho provato a focalizzarmi sull' aspetto antropologico della festa . Ho tentato di capire perché  ci fossero tutti questi partecipanti e quali sentimenti suscitasse l'Aurora. Oltre a questo grande importanza  ha avuto tutto l'aspetto religioso e tutta la parte della messa in scena dell'incontro tra Cristo e la Madonna.“

     Raccontaci se esiste un aneddoto o qialcosa sull'Aurora che molti non conoscono.

     “L'unico aneddoto che ho trovato è la storiella del garzone sbadato che nel 1917 fece correre il rischio di  perdere per sempre l'Aurora. E da cui nasce il detto si un si fa si la pigghia trapani"

    La tesi è stata gradita in sede di discussione?  

    “Si, per fortuna il mio sforzo è stato ripagato. La tesi è stata molto apprezzata dalla commissione di laurea. Circa i miei obiettivi futuri, adesso non so cosa farò, l'antropologia mi piace molto ma non so ancora se continuerò su questa strada o  se cambierò qualcosa. Devo ancora pensarci bene e capire se questa è davvero la mia strada.”

    Il prossimo anno per la diretta streaming se sarai a Castelvetrano ci prometti la tua presenza per una breve intervista  e magari racconti qualche aneddoto che hai appreso tramite l'approfondimento per la tesi?

    “Certo mi farebbe molto piacere..prometto che proverò ad esserci il prossimo anno e sarei molto felice di raccontarvi le cose che ho scoperto. “

     Ringraziamo Federica per i ringraziamenti alla Redazione addirittura stampati nella sua tesi, e ci  complimentiamo per questo suo attaccamento alle radici, che l’ha portata malgrado gli studi su culture  molto lontane, a pensare a Castelvetrano, il suo paese.

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