Questa mattina la conclusione del progetto Medcot. Scoperta l'importanza dell'alga anche in agricoltura

Risultati lusinghieri per il progetto pilota Medcot finanziato dall’Unione Europea e che ha visto protagonista la Sicilia e la Tunisia. Motivo comune le alghe di posidonia il cui spiaggiamento in località turistiche come Marinella di Selinunte creano disagio e diventano un peso economico per Comune per lo smaltimento, mentre in Tunisia si cercano i correttivi attraverso i flangi frutti per non farla depositare. Ecco l’idea che la stessa alga possa diventare una risorsa economica per il suo possibile diverso utilizzo soprattutto in agricoltura.

L’ingegnere del Comune di Castelvetrano Danilo La Rocca assieme al collega Francesco Seidita domani al Baglio Florio all’interno del Parco Archeoogico, presenteranno i risultati di tre anni di lavoro nell’ambito di un evento curato dall’Associazione culturale Kairyo,che metterà i maggiori protagonisti di questo interessante progetto dietro un tavolo per la relazione finale.

Intanto lo studio realizzato a Marinella ha dimostrato, attraverso il coordinamento del Consorzio  Universitario di Trapani, che è possibile trasformare la posidonia spiaggiata in risorsa commerciale soprattutto quando diventa compost.

Quest’ultimo e il prototipo di un macchinario creato dall’ingegnere Daniele Barbieri e sperimentato a Marinella, sono intanto finiti con lusinghiero successo alla Fiera Ecomondo di Rimini, e diversi imprenditori pare già siano interessati ad organizzare una filiera, che presenta grossi incentivi per sgravi e  finanziamenti, oltre che per l’acquisto del compost siciliano anche per l’uso delle alghe per produrre biogas.

Anche una ditta di Alessandria ha già effettuato dei test positivi della posidonia pre trattata soprattutto per la produzione di biogas in quanto l’alga ha un forte contenuto metanifero.

Esperimenti importanti da parte di biologi ricercatori dell’Università d’Agraria di Palermo,che hanno testato la posidonia pre trattata,pensando addirittura alla possibilità di creare uno speciale tessuto da usare nell’agricoltura.

Il progetto Medcot ha finito per suggerire alle Amministrazioni comunali che hanno i problemi della posidonia, un processo virtuoso sullo smaltimento di rifiuti organici, proprio lungo le coste dove la pressione antropica è maggiore.

Il processo di compostaggio industriale è iniziato sulla spiaggia di Selinunte nei mesi scorsi e ha portato alla raccolta di circa venti tonnellate di alghe, che dopo essere state pre trattate dal macchinario che era stato collocato vicino al porto, sono state trasportate al Polo Tecnologico di Castelvetrano, diventando compost, e poi trasportato in buna parte nelle serre dell’Università palermitana dove ha dato ottimi risultati per l’utilizzo che se ne è fatto nel’ambito della vivaistica,della floricultura e orticola.Il fertilizzante ottenuto è formato per il 20% di posidonia lavata, il 70% di ramaglia ottenuta dagli sfalci della potatura e per il 10% da fanghi da reflui urbani, il tutto dopo un processo lavorativo durato circa 90 giorni.

Questa mattina i lavori conclusivi al Baglio Florio a Selinunte.