Rabbia e dolore della "mamma" adottiva dei cani avvelenati: "Riposate in pace creature meravigliose"
del 2017-02-20
Non si è placata l’ira degli animalisti, ma non solo per l’avvelenamento dei tre cani dei giorni scorsi (clicca qui per leggere l'articolo). Nell’area attrezzata in contrada Trinità di Delia, dove sono stati trovati morti Berto e Giotto qualcuno ha voluto esprimere la sua rabbia attaccando agli alberi alcune scritte molto significative di stizza ma anche di dolore per queste creature che a detta di tutti non facevano male a nessuno.
Fogli di carta appesi all'albero con del nastro adesivo: "Meschino essere inutile, verme senza coscienza oppure quello tenero: riposate in pace creature meravigliose".
A scrivere le frasi una signora Caterina Caradonna di Castelvetrano, che ogni domenica da due anni, compreso Natale e primo dell’anno, portava da mangiare a questi cani.
E c’è da aggiungere chi ha un animale in casa, qualunque esso sia, può capire il dolore che si prova quando l’animale “muto”, ma che “parla” con gli occhi, specialmente il cane ci lascia soprattutto in questa maniera. Secondo la signora l’autore del vile gesti è una persona sola probabilmente bisognosa di affetto.