Sciopero a Castelvetrano: parlano i protagonisti. Tanti giovani presenti
di: Antonino Bacchi - del 2012-01-21
Sono appena le 10.30 quando questa mattina al rifornimento Agip di via Campobello di Castelvetrano, si comincia a formare un’interminabile coda di vetture in attesa di fare rifornimento. Qualcuno vocifica di un’autobotte che sta arrivando per rifornire le cisterne.
I gestori del rifornimento, i signori Ciaccio, confermano di essere in attesa del tir, ma temono che venga bloccato a qualche sbocco autostradale. Intanto sono gli automobilisti ad avvertire i primi disagi e cominciano a lamentarsi di essere, ormai, a secco di carburante.
Lo svincolo A29, uscita Castelvetrano, continua ad essere presidiato da tanti lavoratori che stanno protestando insieme all’intera Sicilia. Tantissimi sono i tir e i trattori agricoli parcheggiati in segno di protesta.
Questa mattina si sono uniti alla protesta anche tantissimi giovani: “siamo con loro perché stanno protestando anche per il nostro futuro”- afferma un ragazzo presente. La pioggia è persistente, ma i presenti non si demoralizzano, anzi, ogni giorno sono sempre di più. Domando ad alcuni di loro cosa intendono ottenere con questa protesta: “Vogliamo che il costo del carburante venga diminuito”- afferma Giorgio La Marmora, artigiano –“lavoro da quando ero un bambino, adesso sono alla stregua”. Queste sono le parole di un uomo, che come tanti presenti, è giunto al capolinea; sono uomini che dopo una vita di sacrifici non riescono più a fronteggiare i costi del lavoro. La rabbia è palpabile nelle loro parole. Mario De Vita, autotrasportatore di Castelvetrano, si sfoga: “mi chiedo dove sono i nostri politici.
La classe politica si è esentata da tutto, invece dovrebbe dare esempio, cominciando dai tagli dei loro stipendi. Spero che i nostri politici non si presenteranno al momento dei voti perchè glieli negheremo!”. Non è l’unico a parlare di politica e di tagli che dovrebbero cominciare dall’alto, dai “palazzi del potere”. A chi insinua infiltrazioni mafiose all’interno della protesta, l’imprenditore edile Antonino Vaiana risponde: “mi ribello contro l’idea che questo sciopero sia opera della mafia. Siamo lavoratori onesti, non mafiosi. Si dovrebbero vergognare tutti coloro che pensano questo”
I presenti sono convinti di continuare la protesta ad oltranza: “i disagi che stiamo creando sono per il bene di tutti. Auspichiamo che tutti si uniscano a noi” – afferma ancora Mario De Vita, autotrasportatore. La protesta continua così, pacifica, anche a Castelvetrano.