Trauma cranico per un bimbo di tre anni al Parco giochi "Palma Felice". Genitori si rivolgono al legale

Genitori si rivolgono al Comune per chiedere il risarcimento dei danni a seguito della caduta del loro piccolo nel nuovo parco giochi : “La Palma felice” nella piazza della Repubblica. La causa dei danni fisici, asseriscono i genitori, il terreno sconnesso e la ghiaia presente sul calpestio.

L’ufficio legale intanto attende di effettuare un’attenta istruttoria ma fa intendere che potrebbe respingere la richiesta. Lo scorso 5 giugno il piccolo Francesco, si legge nella lettera di messa in mora dell’avvocato Giovanni Gullo: ”appena sceso dall’altalena, rovinava a terra a causa della pavimentazione sconnessa.

A seguito di tale caduta il bambino di tre anni veniva accompagnato al Pronto Soccorso di Castelvetrano ove il medico di guardia diagnosticava: trauma cranico lieve, ferita lacero contusa in sede frontale e del labro superiore, escoriazioni al viso”.

La richiesta risarcitoria veniva accompagna da una consulenza pediatrica e di chirurgia plastica. La caduta sarebbe stata amplificata nei danni dalla presenza della ghiaia a terra, dove il bambino ha sbattuto il viso. Lo stesso legale della famiglia precisa che: ”l’intera area ove sono collocati i singoli giochi risulta priva dell’apposito rivestimento di supeficie ad assorbimento d’impatto ed ove presente, risulta assolutamente inadeguato per estensione e spessore”.

Una lettera che vuole essere per certi provocatoria visto che sia i genitori che lo stesso avvocato rinuncerebbero ad intascare le somme dal comune ove riscosse, che vorrebbero investire per il rifacimento di idonea pavimentazione al fine di consentire, afferma il genitore del piccolo: ”ai nostri bimbi di potere giocare serenamente all’interno del parco”.

Anche lo stesso avvocato Giovanni Gullo sarebbe disposto a cedere il proprio compenso professionale a vantaggio di quell’area da migliorare e da la disponibilità ad assistere gratuitamente altre famiglie per casi similari.

Il legale del Comune Francesco Vasile si mostra perplesso sulla richiesta di risarcimento alla luce dei parametri della giurisprudenza della Cassazione. Lo stesso aggiunge: ”Si tratta di un sito aperto e frequentato di giorno soprattutto. E’ l’uso che se ne fa dei giochi che porta poi al danno fisico. Siamo in presenza di quella che viene chiamata “culpa in vigilando”, cioè il dovere dei genitori di essere presenti e attenti all’uso che se ne fa del gioco.

Qua non siamo di fronte all’altalena difettosa o allo scivolo che cede strutturalmente, ma ad una caduta accidentale che doveva e poteva anche essere prevedibile da parte di chi è preposto a vigilare sui minori, la pavimentazione c’entra relativamente”.

Il Parco giochi inaugurato, precisamente lo scorso due giugno in occasione del 70° anniversario della Festa della Repubblica, prende il nome di “Palma Felice”, perché è stato realizzato su progetto dell’Associazione “Palma vitae” e sorge su un’area che una volta e per secoli occupata di vecchi casolari che erano attigui alla Chiesa di San Francesco e del Convento dei Minimi, inaugurato nella stessa data dopo i lavori di restauro.

In quell’area ci sono due scivoli, una altalena, una casetta in legno e il luogo è molto frequentato. Come ogni cosa che si fa a Castelvetrano dice qualcuno non mancano mai le critiche a volte solo strumentali perchè per esempio l’area dei giochi non è coperta ma a cielo aperto o che si trova attigua all’importante snodo viario del Viale Roma e quindi ad alta densità di traffico e quindi di smog.

All’atto della inaugurazione sotto la sindacatura di Felice Errante fu detto che l’importante era nell’immediatezza averne una tranquilla fruibilità e dopo sarebbero stati apportati degli eventuali correttivi, come la messa in opera si disse di un prato verde sintetico al posto dell’attuale ghiaia.

Nella foto Il Parco giochi Palma Felice