Protesta nazionale dei Vigili del Fuoco a Roma. Presente una delegazione da Salemi
del 2016-10-25
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, una delle realtà più importanti per la sicurezza dei cittadini e del nostro Paese, rischia di vedere compromesso il suo compito di tutela dell'incolumità pubblica, della difesa del patrimonio boschivo, della salvaguardia del patrimonio architettonico per la forte carenza di organico (in Europa un vigile del fuoco ogni 1000 abitanti, in Italia 1 ogni 10.000/15.000)
"5000 mila operai precari che operano giornalmente. A breve scompariranno, purtroppo si deve assistere a discutibili iniziative del Governo che prevedono grossi tagli per i Fondi utilizzati per i Concorsi Pubblici. Lo Stato non ci tutela, ci siamo ritrovati tutti a Roma per protestare" .
Con queste dichiarazioni inizia l'intervista di Carlo Mazzarella Presidente dell'Associazione Nazionale Discontinui che con delusione esprime il disappunto di una intera categoria che andrebbe potenziata e non ridotta all'osso.
"I pompieri italiani, più di altre categorie di operatori pubblici deputati alla sicurezza nazionale, continua o stesso, stanno vivendo un momento difficile. Le scarse risorse (ma c’è chi dice la cattiva gestione delle medesime) sta determinando la scomparsa dei pompieri cosiddetti Permanenti… cioè lavoratori che per svolgono tale attività in modo continuativo, con tutto ciò che ne consegue in termini di preparazione e “professionalità”.
Per capire ciò che sta accadendo, e per capire soprattutto la presa di posizione espressa più sopra dal presidente Carlo Mazzarella, va infine spiegato chi sono i pompieri ”Discontinui”. Si tratta di persone addestrate che vengono richiamate in servizio per periodi di venti giorni consecutivi, ed hanno una funzione di appoggio per le squadre operative Permanenti. Sono per lo più persone disoccupati che aspirano ad entrare nel corpo in qualità di vigile del fuoco Permanente.
Anche colleghi di Salemi si sono recati a Roma per far valere le lori ragioni. In Sicilia una carenza di organico che potrebbe rendere fatale ogni possibile calamità naturale. Un rischio concreto di creare categorie di cittadini a seconda del luogo di residenza. Chi è più isolato rischia di rimanere privo di assistenza. E' questo che lo Stale vuole?
"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
L'auspicio è che l'art 3 della Costituzione venga messo al centro delle decisioni del Gioverno che rischia, con questi tagli, di creare cittadini di serie A e B non tutelando l'incolumità dell'intera collettività.
