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Ricordando Radio Tele Selinus e gli amici protagonisti di quell'ambizioso progetto

del 2015-05-22

Immagine articolo: Ricordando Radio Tele Selinus e gli amici protagonisti di quell'ambizioso progetto

Nel mese di novembre dell’anno 1976, Maurizio Corsini insieme al collega Nicola Gerardi, ambedue impiegati dell’Enel, pensarono d’aprire una nuova emittente radiofonica a Castelvetrano. Questo loro desiderio scaturì dal fatto che si trovarono a montare il contatore della luce nei locali che ospitavano allora “Radio Castelvetrano”, nata da poco nella sopraelevata di viale Roma, in una casa di proprietà di Gaetano Caponnetto.

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  • Corsini, oltretutto, collaborava con “Radio Castelvetrano” in quanto s'occupava di trovare la pubblicità ch'era, ed è tutt’oggi, la linfa vitale per la sopravvivenza di un’emittente privata. Pensarono, quindi, d'utilizzare le entrate dei loro contratti pubblicitari per sostenere una nuova radio che fosse tutta loro.

    Nino Corleo, nel frattempo, non volendosi arrendere all’idea di essere rimasto fuori da un progetto ch’era partito da una sua brillante idea del quale, ancora oggi, ne rivendica la primogenitura, “Radio Castelvetrano”, decise insieme ai suoi fedelissimi d’aprire un’altra emittente radiofonica.

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  • In soli venti giorni riuscirono a mettere su “R.T.S.”, acronimo di “Radio Tele Selinus”. Essi iniziarono come radio emittente, ma il loro ambizioso progetto era quello di farla diventare anche una tele emittente.

    Il logo della nuova radio, un “Paperino”, lo creò il ben noto architetto castelvetranese Antonio Pizzo. Come sede scelsero i locali di via Mazzini, angolo via IV Novembre al primo piano, dove oggi è ubicato lo studio dell’avvocato Elio Indelicato.

    Fra i soci fondatori ricordiamo: Franco Polettini, Vincenzo Salvo, Giovanni Guzzo solo per citarne alcuni. Ancora una volta, però, Nino Corleo, a causa di incomprensioni con alcuni soci della radio, decise d'abbandonare il progetto.

    E' a questo punto che è subentrato Maurizio Corsini. Egli, insieme con Nicola Gerardi e Giovanni Guzzo, costituì una società con la quale rilevarono la radio. Essi erano armati di tanta buona volontà, ma mancavano le risorse economiche necessarie ad acquistare le attrezzature per far sì che la radio fosse in grado di potere trasmettere i suoi programmi in maniera dignitosa.

    Gerardi conosceva un rappresentante dell’“Itelco”, una ditta di Palermo che vendeva attrezzature elettroniche per le emittenti private. 

    Egli venne un giorno a Castelvetrano per fare un sopralluogo. In quel primo incontro Maurizio, grazie al suo carattere gioviale e disinibito, fece subito colpo, tanto che quest’ultimo si prese la responsabilità di vendere loro tutte le attrezzature di cui avevano bisogno senza ricevere in cambio particolari garanzie.

    L’unica cosa che giocava a loro favore stava nel fatto che erano entrambi impiegati dell’ENEL e questo, insieme alla simpatia nata tra i contraenti, fu sufficiente per concludere l’affare.

    Maurizio e Nicola si recarono a Palermo, dove firmarono degli effetti cambiari per un importo pari a ventidue milioni di lire d’allora. Fu un loro conoscente, tal Salvo, tecnico dell'“Itelco”, a venire a Castelvetrano a montare tutte le nuove attrezzature sempre nella via Mazzini, già sede della radio.

    Nel mese di gennaio del 1977, sulla frequenza dei 102,00 Mhz in FM, iniziarono a trasmettere via etere. A condurre le trasmissioni di “Radio Tele Selinus” c’erano diversi amici, ma ne menzionerò soltanto alcuni in rappresentanza di tutti gli altri. Uno per tutti Nicola Mangiaracina e sua sorella Rosa che conducevano programmi musicali.

    Il quel periodo anch’io frequentavo la radio e insieme a Rosuccia Mangiaracina, peraltro mia affezionata compagna di liceo, morta prematuramente a causa d'un infarto fulminante, conducevamo un programma nel quale proponevamo brani musicali del genere rock progressive.

    Il programma era molto seguito da tutti gli amanti di questo particolare genere di musica rock in voga negli anni settanta e ottanta. In Italia i principali gruppi musicali che componevano ed eseguivano il progressive erano la “Premiata Forneria Marconi” e il “Banco del Mutuo Soccorso”. Ricordo di non essermi perso nemmeno uno dei loro strepitosi concerti quando venivano a suonare a Palermo presso il Teatro “Biondo”.

    Un altro noto personaggio castelvetranese che conduceva degli interessanti e, quindi, molto seguiti programmi alla radio, era il mio carissimo amico Piero Chiofalo (fu lì che lo conobbi e col quale avviai un'intima amicizia).

    Altre figure altamente professionali, che conducevano dei programmi prevalentemente culturali, erano quelle del professore Gennaro Bottone e di Giuseppe Hopps, figlio dell’omonimo barone, e di Filippo Messina. C'era anche Diana Kovaceff che insieme con Marisa Gabbanini conducevano una trasmissione che trattava temi di psicologia.

    Vincenzo (Enzo) Salvo, oggi stimato avvocato, invece, invitava personaggi della cultura e del campo artistico. Uno dei suoi ospiti fu anche il mio caro amico Antonio Cannata, famoso pittore castelvetranese d'arte visionaria in un contesto surrealistico-figurativo-mitologico.

    In quell’occasione Corsini comprò, proprio da Cannata, un suo quadro che rimase esposto alla radio per tutto il tempo che essa funzionò. Quadro che oggi fa bella mostra, nel salone di casa Corsini, in mezzo a tanti altri bei quadri. Possiedo anch’io alcune opere di Cannata, acquistate negli anni novanta quando ebbi modo di conoscerlo personalmente in casa di Piero Chiofalo. Rimasi impressionato dalla sua arte che, per la verità, conoscevo e, con la media d'un quadro all’anno, alla fine ne ho collezionati ben quattro, uno più bello e stupefacente dell'altro.

    Dopo un po’ di tempo Giovanni Guzzo decise di vendere la sua quota societaria della radio a Giovanni Bua, noto ristoratore castelvetranese. Giacomo Centonze, nel frattempo, aveva deciso di vendere il suo ristorante “Pierrot” e la discoteca “Trump” di via IV Novembre. A quel punto Corsini e Bua si fecero avanti e rilevarono entrambe le attività.

    Nell’estate dello stesso anno, Bua e Corsini, fecero un accordo con “Radio Castelvetrano” e presero in gestione societaria la discoteca “La Giara” di Selinunte dove, durante tutta la stagione estiva, continuarono a trasmettere ognuno i propri programmi.

    Nel contempo, sempre Bua e Corsini, presero anche in gestione un’altra discoteca aperta a Selinunte da Pinuccia, nota imprenditrice castelvetranese. A “La Giara”, in quella calda estate del 1977, funzionava sia la radio sia il ristorante e la discoteca. Non riuscendo a gestire tutto loro, decisero d'affidarne la gestione a Giuseppe (Peppe) Castelletti. Vincenzo Salvo, in seguito, rilevò la discoteca di Pinuccia a Selinunte. Chiaramente, finita l'estate, ognuna delle due emittenti radiofoniche tornava alla propria sede di Castelvetrano.

    Nel frattempo, nell’anno 1979, la sede di “Radio Tele Selinus” fu spostata in via Ugdulena, dove oggi opera un circolo ricreativo. Nell’anno 1980 Corsini e Bua vendettero la radio ad alcuni noti imprenditori castelvetranesi.

    Vendettero anche la gestione della “Giara” a Enzo Vento del quale ho parlato nella storia degli “Asteroidi”.

    I nuovi proprietari della radio, purtroppo e per i motivi più diversi, non riuscirono a portare avanti l'emittente decretandone la definitiva chiusura.

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