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Uccisi senza pietà cani e pecore a Castelvetrano

del 2011-11-15

La fine tragica del cane

In foto: La fine tragica del cane

Un probabile "serial Killer" di cani e pecore si aggira a Castelvetrano. Questa volta è toccata a Sara, un cane meticcio di sette anni che Giuseppe Fabio Mangiaracina e la sua ragazza Margherita Riba (nella foto) allevavano nella loro tenuta di campagna all’interno di un recinto in contrada Canalotto.

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  • Margherita racconta il suo dolore: "Eravamo andati con il mio ragazzo intorno alle 10,30 a portare da mangiare al cane. Stranamente non ci è venuto incontro. L’abbiamo visto disteso in una pozza di sangue impallinato da una fucilata". I due giovani si sono recati al Comando dei Vigili  a sporgere denuncia contro ignoti. Margherita piange il suo cane: "sono gesti di gratuita inciviltà, disumani che andrebbero severamente puniti. Il nostro cane Sara, conclude Giuseppe Fabio Mangiaracina, ero uno della nostra  famiglia". I giovani raccontano che da tempo in qualsiasi ora anche di pomeriggio sentivano, degli spari di fucile negli appezzamenti dei terreni limitrofi. Proprio nello stesso giorno la stessa sorte è toccata a due pecore all’interno di un recinto sempre nella stessa zona alle spalle della Via Re Di Puglia, impallinate da un fucile da caccia da una mano anonima.

    Il killer degli animali o più di uno sembra comunque avere fatto altre vittime. Liliana Signorello presidente dell’Associazione Laica, che gestisce il canile comunale racconta di altri casi: "Poco tempo fa un signore ci ha telefonato che sentiva dei lamenti provenire da un anfratto. I nostri volontari si sono recati sul posto e senza non poche difficoltà hanno recuperato un cucciolo in fin di vita ferito che abbiamo medicato, curato e salvato". Il canile si trova in linea d’aria molto vicino alla zone degli spari. Lo conferma la stessa Liliana Signorello: ”tante volte abbiamo denunciato che sentiamo nelle vicinanze spesso degli spari, ma non è servito a niente”.

    Un altro episodio lo racconta una volontaria: ”Una nostra collega è stata minacciata perché portava da mangiare ad un cane abbandonato. L’uomo ha detto a chiare lettera alla nostra volontaria: ”se continua a dare da mangiare a questo cane lo faccio fuori con l’ascia". Ma i casi di ritrovamento di cani uccisi impietosamente sempre con fucilate a bruciapelo aumentano ogni giorno e lo conferma la stessa Associazione che chiede maggiori controlli sul territorio alle Forze dell’Ordine alla ricerca magari di quella “persona" e si spera che sia una che prova piacere, ad eliminare animali indifesi senza apparentemente nessun motivo.

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