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A 27 anni diacono e il sogno di essere prete. La storia di Alessandro Palermo

del 2014-11-18

Immagine articolo: A 27 anni diacono e il sogno di essere prete. La storia di Alessandro Palermo

Una vita da predestinato. Solo a 20 ani iniziava il Seminario Vescovile ma già da piccolo i suoi amici scherzando pronosticavano: “Un giorno ci sposerai tutti”. In realtà quei pronostici furono proprio indovinati perchè oggi è già Diacono e ha solo 27 anni. Stiamo parlando di Alessandro Palermo, giovane salemitano, che ha deciso di "donare" la propria vita a Dio iniziando un percorso ecclesiale che lo ha portato a essere ordinato Diacono lo scorso 28 Giugno.

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  • La Redazione di Castelvetranonews.it  ha voluto intervistarlo per far conoscere la sua storia fatta di fede, giovinezza e voglia di aiutare il prossimo.

    Quando hai intrapreso il percorso clericale? Noti stupore nella gente che ti vede con il noto colletto?  

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  • Il mio percorso formativo nel Seminario Vescovile ha inizio nel 2007, precisamente il 30 settembre all’età di 20 anni. In molti contenti mi dicono appena mi vedono con il colletto del clergyman: “sei giovanissimo”!  

    E' vero che sei stato ordinato diacono?  

    Si, lo scorso 28 giugno e adesso attendo l’ordinazione presbiterale. Col diaconato in un certo senso termina il percorso del Seminario “con le sue tappe” ma non termina la formazione anzi questa continua, guai se termina, perché abbiamo sempre da imparare.  

    Cosa vuol dire oggi essere sacerdote e quanto è importante la formazione?

    Il sacerdote ha sempre bisogno di formarsi. In concreto ha sempre bisogno di crescere nella relazione con Gesù, maturare nella sua persona umana e nelle relazioni con la gente che è chiamato a servire. Il sacerdote sarà in grado di insegnare se sarà disposto ad imparare!  

    Che studi teologici stai seguendo

    Ho terminato il Baccalaureato (il primo titolo di studio che si ottiene nelle Università pontificie)  a Palermo e attualmente mi trovo a Roma per conseguire la Licenza in Comunicazioni Sociali presso la Pontificia Università Lateranense.

    I miei studi riguardano la dinamica della comunicazione, in particolare quella dei mass media. Oggi non si può non essere formati in questi ambiti, se vogliamo portare Cristo lo dobbiamo testimoniare con i nuovi mezzi digitali e in questi nuovi luoghi della comunicazione. Spero di crescere in questo per servire meglio la mia Chiesa.  

    A che età hai capito che volevi "donare" la tua vita al Signore? C'è stato un episodio in particolare?

    La mia vocazione non è giunta come un improvviso terremoto, ma è cresciuta con me a poco a poco, si è innestata nella mia esperienza di fede e di chiesa ed è cresciuta sino a permettermi di compiere la scelta di donare la mia vita al Signore.

    Diciamo che già nell’adolescenza avevo la chiara convinzione di  voler diventare sacerdote ma la scelta pubblica l’ho fatta solo terminata la maturità classica, anche se la gente, sin da quando ero piccolo, era convinta che sarei diventato prete, la scelta infatti non fu notizia inaspettata.

     Cosa hanno detto i tuoi amici e parenti quando hai comunicato loro la tua decisione?      

    Come ho detto prima, tutti sapevano ed erano convinti che avrei fatto questa scelta. Spesso gli amici mi dicevano “Alessandro quando diventerai sacerdote ci dovrai sposare tutti!”. 

    Qual è il tuo sogno "da grande”?      

    Il mio sogno è quello di essere un sacerdote capace di continuare l’opera di salvezza e di Carità che Gesù ha attivato 2000 anni fa. Semplicemente vorrei che la persona di Gesù Cristo diventi il centro nella vita della gente che incontrerò lungo il mio ministero. Spero di essere un degno testimone del Vangelo, oggi c’è tanto bisogno di portare il Vangelo perché lì c’è tutto quello che l’uomo cerca. Alla fine Gesù cosa vuole dirci oggi? Semplice, che Dio non è nostro nemico ma colui che ci ama così tanto che è morto in modo atroce e senza nessuna colpa solo per vederci felici nella nostra vita.   

    Hai avuto modo di incontrare Papa Francesco? E' un tuo sogno quello di incontrarlo?      

    Ancora non ho avuto la gioia di incontrare Papa Francesco e se un giorno lo incontrerò li chiederò di pregare per me, per il mio servizio alla mie a sua Chiesa!

     

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