Il lettore scrive: "Al Cimitero erbacce come in campagna. Anche i defunti meritano rispetto"
del 2017-07-21
Il signor Giannilivigni si reca al cimitero di Castelvetrano non appena ne ha la possibilità. È un sentimento particolare quello che lo spinge ogni volta ad oltrepassare il cancello e raggiungere la tomba alla quale rivolgerà le sue preghiere. È il sentimento di un figlio che non ha conosciuto suo padre, e che pure mai se ne è dimenticato, scegliendo di ricordarlo e sentirlo vicino nel silenzio pacifico di quello spazio in qualche modo sacro.
Uno spazio sacro, che non viene trattato come tale. Infatti, la situazione in cui verte adesso il Cimitero Comunale non è sicuramente delle migliori, ed è proprio il signor Giannilivigni a raccontarcelo. "I sentieri percorribili sono invasi dalle erbacce", ci dice mostrandoci la foto che abbiamo deciso di pubblicare sul nostro sito. "Sembra quasi di stare in aperta campagna".
Il senso di abbandono che si respira tra i loculi fa stringere il cuore. Se il Cimitero è un luogo nato per conservare la memoria di chi non c'è più, pare che a Castelvetrano ci si sia dimenticato persino di chi c'è ancora e di chi ogni giorno si reca a visitare i propri cari ormai scomparsi. Fra di essi, anche persone che giungono altri paesi e che si trovano davanto uno spettacolo caotico e malandato.
"Ma non è soltano una questione di immagine, che senz'altro è bene salvaguardare", continua e puntualizza Giannilivigni.
"Si tratta di rispetto, il rispetto che dobbiamo a chi ha lasciato questa vita. Un rispetto che si manifesta anche nelle cose più semplici, come la pulizia e il decoro nei luoghi dell'eterno riposo".