Il lettore scrive: "Selinunte ti amo ma devi cambiare..."
del 2014-07-19
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione del lettore Giacomo Martini: "Dieci anni or sono ho acquistato una casa alla Marinella di Selinunte convinto di riuscire a trovare una giusta dimensione tra mare pulito, campagna ed arte. Questo disegno nel corso degli anni è stato radicalmente modificato; pensavo alla Marinella, antico borgo di pescatori ( ancora attivi ) come ad un salotto per un turismo di un certo livello a metà tra cultura e tranquillità, ma mi sono sbagliato.
Primo grave problema l'assenza di acqua, da anni siamo costretti ad acquistarla dalle autobotti, tralascio gli aspetti edilizi come l'albergo mostro lasciato a metà che dovrebbe essere abbattuto; lo scavo sulla spiaggia dove avrebbe dovuto essere costruito un altro " mostro ".... anch'esso abbandonato, la scarsa cura per i fiori, la pulizia.......... ma la cosa più grave rimane il mare...... scoprii in ritardo che c'era un depuratore rotto ( sono ormai 13 anni ) e mi chiedevo, ma perché non lo riparano...... e soprattutto un tanfo insopportabile che investe da troppi anni il porto e le zone limitrofe..... mi sono sempre chiesto se la causa fossero le fogne o le alghe marcite, penso ambedue in quanto ho saputo che la rete fognaria scarica nel mare.
Si parla di un porto, mi chiedo la ragioni di questa scelta in una realtà dove non si riesce a RIPARARE un depuratore e dove la rete fognaria inquina il mare.......... non credo che la ragione sta nel fatto che non si riescano a trovare 300 mila euro per riparare il depuratore, si tratta di una cifra ridicola in una regione che ha speso e scialacquato miliardi di euro senza costruire servizi efficenti.... l'impressione che ho tratto da questi anni che non ci sia né la volontà politica di affrontare politicamente la questione" Marinella di Selinunte " come centro turistico d'eccellenza ed allo stesso tempo l'incapacità a costruire un progetto tecnico e professionale conseguente.
Nel dire queste cose sono molto addolorato ma sono costretto ad assistere al suo inesorabile degrado con tutte le conseguenze sociali, culturali ed economiche che ne derivano. Voglio sperare che questa nuova giunta voglia cambiare drasticamente direzione.
