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Quel giorno di caos in cui Gheddafi colpì la Sicilia con i missili dalla Libia

di: Pietro Errante - del 2015-11-28

Immagine articolo: Quel giorno di caos in cui Gheddafi colpì la Sicilia con i missili dalla Libia

 Mi trovavo a Palermo, nella redazione del Giornale di Sicilia, in via Lincoln quando quel pomeriggio  del 15 aprile 1986 il colonnello Gheddafi imparti' l'ordine di lanciare un attacco missilistico contro Lampedusa.  In quegli anni ero il corrispondente del Giornale di Sicilia da Castelvetrano e mi trovavo a  Palermo perché convocato dal comitato di redazione per definire alcuni dettagli della mia  collaborazione   estesa ad altri centri della valle del Belice.                  

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  • Stavo chiacchierando con Sergio Raimondi che quel giorno era incaricato di “fare” la pagina della   provincia di Trapani. Avevamo davanti a noi il menabò e stavamo discutendo su come impostare alcuni titoli   per l’apertura della pagina.                    

     Improvvisamente le telescriventi (allora non c’era la tecnologia digitale di oggi) sembrarono   impazzire. Cominciarono a sputare fuori notizie su notizie aggiornando di minuto in minuto una situazione   che sembrò irreale: la Libia pare avesse lanciato dei missili contro l’isola di Lampedusa. I telefoni   cominciarono a squillare tutti insieme e senza sosta, il direttore Giovanni Pepi convocò  subito una riunione   straordinaria del comitato di redazione.                    

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  • Tutti ci precipitammo a guardare i notiziari delle varie emittenti che trasmettevano in edizione   straordinaria. Da una finestra della redazione vidi improvvisamente che anche il traffico dei veicoli nella via   Lincoln sembrò impazzire: clacson spiegati all’impazzata, qualche lieve tamponamento, ingorghi paurosi si   verificarono quasi all’unisono in pochi minuti.                      

    Possibile che la Libia avesse dichiarato guerra all’Italia? L’unico fatto che assunse i connotati   della certezza era che su Lampedusa erano piovuti quel pomeriggio due missili sparati dalla Libia del   colonnello Gheddafi. Si apprese in seguito che si trattava di due missili "SS-1 Scud" che, almeno nelle   intenzioni, avrebbero dovuto colpire l'installazione militare Usa "Loran". I due Scud libici, fortunatamente  in   quell'occasione, fallirono il bersagli e caddero in mare: il primo esplose 2 km a nord-ovest ed il secondo a 2   km a sud-ovest dalla base di Capo Ponente  dell’isola di Lampedusa.                    

     Non nascondo di aver temuto fortemente quel pomeriggio che la situazione internazionale   potesse precipitare. Cercai di mettermi in contatto telefonico con Castelvetrano per avere notizie della mia   famiglia e rassicurare i miei cari. Le linee telefoniche erano totalmente intasate. Non fu possibile parlare con   qualunque mio concittadino. Ricordo solo che, nel marasma generale scoppiato in redazione, Sergio Raimondi, di ritorno da   una riunione di redazione, mi disse un po’ preoccupato: “Pietro forse faresti bene a tornartene al più presto a   Castelvetrano.

    La situazione non mi piace per niente”.  Uscii dal Giornale alle 17 circa: il traffico sembrava impazzito. Feci di corsa tutta la via Lincoln   fino alla stazione centrale dove trovai pronto un treno per Castelvetrano. Fui a casa verso le 22 (allora   abitavo nella piazza Generale Cascino, di fronte all’ospedale).                      

     Nei giorni seguenti la situazione fortunatamente si evolvette in senso positivo, le tensioni   internazionali si affievolirono e fu scongiurata una procedura di dichiarazione di guerra. Si venne a   sapere,come è ormai noto, che la  sera precedente, i cacciabombardieri degli Stati Uniti sferrarono tre   attacchi sulla Libia: l'obiettivo era il Rais. Nome in codice del raid aereo "El Dorado Canyon". L'attacco contro   fu ordinato dal Presidente Ronald Reagan, in risposta all'attentato alla discoteca La Belle di Berlino del 5   aprile 1986, frequentata da soldati Usa. Il bilancio fu di 3 morti e 250 feriti.                    

     La ritorsione di Gheddafi fu per l'appunto il lancio di due missili "SS-1 Scud" che, almeno nelle   intenzioni, avrebbero dovuto colpire l'installazione militare Usa "Loran". I due Scud libici, anche in   quell'occasione, fallirono il bersagli e caddero in mare. Sulla vicenda, tuttavia, restarono parecchi dubbi ed   interrogativi non del tutto chiariti. Che paura però! Il Mondo fu sull’orlo di una guerra alle porte dell’Italia ed in   particolare della Sicilia!

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