La principessa Fabrizia figlia del 18° Principe di Castelvetrano visita la Città

Si è svolto in sordina, giovedì 23 gennaio, un evento particolarmente importante per la comunità castelvetranese. Nel pomeriggio infatti due illustri ospiti, in visita alla nostra città, si sono soffermati a visitare alcuni tra i monumenti più significativi di Castelvetrano.

Ma questi avvenimenti si susseguono ogni giorno con il normale flusso turistico, mentre chi ha chiesto di assistere ad una visita guidata, questa volta, è stata una delle eredi di casa Pignatelli Aragona Cortés, la principessa Fabrizia, figlia del più noto Nicolò Maria, 18° Principe di Castelvetrano.

La principessa, accompagnata dal marito Stephen Fiamma, ha cortesemente richiesto la possibilità di visitare alcuni pregevoli monumenti locali legati alla storia di famiglia, e per l’occasione la Civica Amministrazione ha aperto i propri “scrigni”, tutti localizzati nel Sistema delle piazze.

A guidare i prestigiosi visitatori è stato l’architetto Angelo Curti Giardina, storico dell’architettura e studioso di letteratura archeologica, che ha illustrato le peculiarità storico-architettoniche e decorative delle chiese di jus patronato della famiglia Pignatelli e del Palazzo “ducale”.

I visitatori hanno dapprima constatato lo stato dei luoghi, l’elegante pavimentazione pedonale delle piazze centrali, nonché l’apparato scenografico dei monumenti prospicienti le suddette piazze.  La prima tappa prevista ha interessato la visita della chiesa del Purgatorio, dove, oltre alle perfette proporzioni architettoniche e alle belle cappelle baroccheggianti, la principessa ha potuto ammirare una memoria, lasciata nel corso di una precedente visita dalla prozia Anna Maria, riguardante una lapide per la pavimentazione della chiesa stessa, fatta rinnovare in memoria del proprio padre, il principe Diego Pignatelli Aragona Cortés.

Dopo ancora, grazie all’ospitalità della famiglia Becchina, la principessa ha potuto visitare il palazzo avito con le sue più particolari emergenze architettoniche e decorative ancora presenti nella vaste sale, ricche di numerose testimonianze storiche.

A seguire, la cappella di palazzo, l’insigne Collegiata dei santi Pietro e Paolo, nella sua maestosa linearità, con le piccole cappelle che un tempo conservarono opere “devozionalmente” importanti per i castelvetranesi e per i principi stessi, come la tela (oggi perduta) raffigurante il bel S. Francesco da Paola, protettore della famiglia Pignatelli, copia dell’opera più nota (anch’essa perduta) che un tempo si trovava presso la chiesa dedicata al santo in Palermo.

A chiudere la visita un fugace sguardo alla cappella della Maddalena, nella chiesa Madre, poco prima che si celebrasse la Santa Messa.  

Le piacevoli ore passate ad osservare i luoghi d’origine dell’antica casata hanno donato felicità a chi mai si era spinto fino ai nostri lidi, poiché i principi Pignatelli abitano oggi all’estero; con sincera emozione i due visitatori hanno gradito le bellezze artistiche della nostra città, ricordandole, insieme alla dorica Selinunte, tra le più belle visitate in Sicilia, ripromettendosi di fare ritorno per alcune importanti manifestazioni per la collettività castelvetranese.