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Quando lo scatto è arte e maestria tra shooting e modelle. Storia del campobellese Vito Faugiana

di: Catia Scoglio - del 2017-08-23

Per descrivere Vito Faugiana ai lettori di Castelvetrano News basta dire: “è un fotografo di moda che racconta senza bisogno di styling e sovrastrutture”. Le sue foto, evocative e affascinanti, raccontano l’universo moda non come un mondo sognato, ma reale, concreto e sensuale.

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  • Classe 1984, Vito Faugiana vanta già alle spalle anni di esperienza e attività, lo abbiamo incontrato durante la sua recente vacanza a Tre Fontane e ci ha regalato un’esperienza molto interessante. Le sue risposte, sempre spontanee, descrivono con chiarezza la figura del fotografo di moda in un mercato che sa regalare grandi soddisfazioni. Appassionato di musica e sport (è arrivato a giocare in serie B a pallavolo, disciplina che lo ha fatto crescere caratterialmente, insegnandogli a lavorare in team e “ad essere un leader quando serve”.)

    Vito, raccontaci di te, della tua infanzia a Campobello di Mazara.​

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  • Ho vissuto fino all’età di 20 anni a Campobello, ho avuto un’infanzia felice… non facevo altro che giocare in strada con i miei amici, a calcio e in altri milioni di modi creativi, altro che video games! Ma soprattutto mi piaceva fin da piccolo giocare con la fotocamera di mio padre, una Minolta Sr- t101 con cui ancora adesso faccio delle ottime foto! Crescendo poi mi sono anche appassionato alla musica, suono la chitarra, mi piace la musica grunge, punk, rock and indie/rock, e iniziai a rimanere affascinato dalla fotografia cinematografica in seguito, da adolescente adoravo i film di Hitchcock e le muse che sceglieva per i suoi films.

    Che studi hai fatto?​

    Mi sono diplomato al liceo scientifico di Castelvetrano, dopo avere lasciato l’istituto d’arte che avevo frequentato per un solo anno, decisi di cambiare ai tempi perché era una scuola tanto artigianale e poco moderna, ad esempio non si studiava inglese e nemmeno informatica.

    Dopo il liceo mi trasferii a Milano per studiare legge e fare il modello. Ha avuto l'onore di essere selezionato per dei defilè di alta moda, esperienza fondamentale che mi ha fatto molto avvicinare alla fotografia di moda.

    Tornai dunque in Sicilia, per lavorare in un negozio sartoriale storico di Palermo. Allora cominciai a capire la mia passione per la moda e così decisi di iscrivermi all’accademia di fotografia John Kaverdash a Milano per specializzarmi in fotografia di Moda.

    Vito ha avuto sempre una famiglia alle spalle che, nonostante all’inizio fosse titubante per le sue scelte, e come un po’ tutti i genitori sognasse un “figlio laureato”, lo ha aiutato sempre e poi si sono ricreduti grazie anche all’aiuto della sorella e soprattutto grazie alla giovane moglie di Vito che ha sempre creduto in lui.

    La fotografia di moda è per Vito non solo un lavoro, ma anche uno stile di vita: “non manca mai l’occasione per divertirsi con il team e di ascoltare dell’ottima musica”. E ci racconta: “In questo lavoro non basta comunque solo una bella donna o un bel uomo per fare un buon servizio fotografico, sono fondamentali il lavoro di squadra, le Stylists, il make-up Artists, gli Hair Stylists, gli assistenti e sicuramente un’ottima dose di creatività e capacità di adattamento in qualsiasi situazione”.

    Quanto conta, per un fotografo di moda, conoscere il mondo della moda?​

    E’ fondamentale perché non è fatta solo di sfilate sulle passerelle, ma c'è sicuramente molto di più dietro ad un capo firmato che possa essere la tendenza della stagione... Poi in questo lavoro quando sei agli inizi devi saper conoscere tutto quello che ti circonda perché non hai persone che ti organizzano il lavoro, quindi devi pensare a tutto tu... il mondo della moda è molto strano, frenetico e quindi non puoi permetterti il lusso di pensare che una determinata cosa o una determinata idea può essere realizzata in seguito.

    ​Cosa consigli a chi vuole veramente fare questo mestiere?

    Di iniziare a mettere in valigia insieme alla macchina fotografica una buona dose di self control perché ci sono dei momenti in cui ti verrebbe voglia di mollare tutto ed andare a casa, ma la cosa che ti deve far andare avanti è l'amore per la fotografia.

    E’ importante che ci sia un buon feeling fra il fotografo e il modello/a di turno?​

    E’ molto importante... ci sono modelle introverse, ci sono modelle estroverse o modelle che io definisco senz'anima e quando mi ritrovo davanti a questi casi diversi devo cercare di renderle a loro agio ma devo anche cercare di indirizzarle verso la mia posizione di pensiero per il tipo di scatto fotografico che voglio ottenere.

    Sicuramente conversare durante uno shooting fotografico aiuta a rompere il ghiaccio ed instaurare un buon rapporto con la persona che stai fotografando... Un mio vecchio insegnate dell'Accademia una volta mi disse "Per me le modelle sono come degli animali da set", io lo guardai un attimo e capii subito come mai lui fosse più bravo a fotografare oggetti inanimati.

    C’è un personaggio famoso che ti piacerebbe fotografare?

    Ce ne sono molti di personaggi che vorrei fotografare e sono tutte delle rock star o dive del cinema... come figure maschili sicuramente mi sarebbe piaciuto fotografare David Bowie, come icone femminili mi piacerebbe fotografare Vanessa Paradis, Diane Cruger, Jessica Chastain o l'intramontabile icona di donna androgena Tilda Swinton.

     

    Per chi hai lavorato?  

    Sono stato assistente fotografo per editoriali moda IO DONNA ma anche assistente fotografo per lo shooting fotografico moda subacqueo, MISS ITALIA 2010, fotografo editoriale moda per e-mergemag.com e fotografo freelance per Grazia shop e Privalia. Ho lavorato e lavoro tutt'ora per magazine come Playboy Italia, Men's health, Manintown, Marie Claire China,e ho scattato cataloghi/lookbook per Trussardi, Guess, Brooks Brothers, Zimo 

    Se non avessi fatto il fotografo, cosa faresti oggi?

    Non so sinceramente cosa avrei fatto perché alcune cose arrivano quasi per caso e non sono mai stato una persona calcolatrice, però posso dirti che sicuramente mi sarebbe piaciuto moltissimo fare la Rock Star.

    Il tuo progetto futuro? 

    Sicuramente tra i miei progetti futuri all'orizzonte vedo il sogno di ogni fotografo di moda... New York la grande mela, però non si sa mai cosa ti riserva il futuro... quindi in questi casi mi piace vivere alla giornata e dire carpe diem.

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