Il salemitano Don Alessandro Palermo è il nuovo Parroco della Chiesa di San Matteo. Ecco il suo percorso

Don Alessandro Palermo, nato a Salemi il 5/10/1987, si è formato presso il Seminario Vescovile della nostra Diocesi, ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia (Palermo) e la Licenza in Teologia Pastorale della Comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense (Roma).

Viene ordinato sacerdote il 19 settembre 2015, ha svolto inzialmente, durante i suoi studi romani, servizio presso la Comunità parrocchiale S. Maria di Sessano, Latina e una volta ritornato in Diocesi, per un breve periodo ha svolto il suo servizio pastorale presso le parrocchie Spagnola e Addolorata dell’agro marsalese e il 23 ottobre del 2016 è stato nominato Vicario Parrocchiale della Chiesa Madre di Marsala.

Specializzato in Comunicazione pastorale, ha pubblicato già un suo libro “La Chiesa Mediale. Sfide, strutture, prassi per la comunicazione pastorale” (edito Paoline) presentato lo scorso 30 Maggio a Marsala, cura un blog “Elementi di Pastorale Digitale” riguardante tematiche inerenti i media digitali, i social network, la Chiesa e la pastorale seguito anche a livello nazionale.

Adesso il Vescovo li affida la cura pastorale della Parrocchia di S. Matteo, un'antica parrocchia  nel centro storico di Marsala. Il giovane nnon ha nascosto l'emozione della notizia ricevuta:" Sono nato e cresciuto qui, in questa Diocesi, sono salemitano nel sangue ma qui a Marsala mi sento a casa perchè so di essere nella mia Chiesa, sono sacerdote infatti per questa mia Chiesa che è in Mazara del Vallo. Dopo un’intensa e significativa esperienza nella Chiesa Madre di Marsala mi appresto a divenire Parroco di una comunità specifica, quella di S. Matteo.

Quando ero piccolo e pensavo al sacerdote lo immaginavo come parroco. Si diventa sacerdoti proprio perchè si desidera essere parroci, servire e dedicarsi a una comunità di persone che in un certo senso diventano tuoi figli e fratelli. Sono contento che il Vescovo abbia affidatomi questa comunità, S. Matteo è una chiesa piena di persone e di occasioni che di sicuro mi aiuteranno a continuare l’opera del Signore.

Noi Sacerdoti “serviamo” perchè dobbiamo continuare la sua Opera: l’annuncio del messaggio di salvezza con la vita e con le opere, dedicandosi anche alla cura e all’amministrazione dei beni di una comunità per l’edificazione della stessa comunità.

Mi piace parlare di Comunità, perchè tutto parte e si muove dalla comunione di persone che decidono di mettersi attorno a uno stesso altare per crescere e gioire guardando Cristo. Sento già mia la comunità di S. Matteo e con gioia mi preparo ormai al mio ingresso."