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CVetrano, un meccanico imputato per omicidio colposo. Continua il processo dopo la morte del giovane Giuseppe Santangelo

di: Elio Indelicato - del 2020-07-28

Immagine articolo: CVetrano, un meccanico imputato per omicidio colposo. Continua il processo dopo la morte del giovane Giuseppe Santangelo

(ph. www.studiolegalecerinodangelo.it)

Un meccanico di Castelvetrano ”a sorpresa” imputato di omicidio colposo per avere “truccato” un motorino ad un minore che, gareggiando con un coetaneo, perse la vita a seguito di un incidente.

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  • Anche se il meccanico nega ogni addebito, dopo le relazioni dei Vigili Urbani e del CTP nominato dal Tribunale si è arrivati ad un processo. Si è celebrata, infatti, l'udienza preliminare avanti il GUP di Marsala (Dott. Riccardo Alcamo) per la morte di Giuseppe Santangelo, avvenuta nel febbraio del 2017, all'ospedale Villa Sofia di Palermo, a seguito delle gravissime lesioni riportate.

    Lo studente sedicenne si procurò le gravissime ferite in un incidente stradale, durante una prova motociclistica tra coetanei, a Castelvetrano nella S.P. 25. Per omicidio colposo e violazione delle norme del codice della strada è stato imputato il meccanico che avrebbe operato delle modifiche al ciclomotore utilizzato dalla vittima.

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  • Tale trasformazione avrebbe consentito di aumentare notevolmente la potenza del mezzo, che, alla fine, si è rivelata fatale. Insieme al meccanico risulta pure imputato per favoreggiamento un altro soggetto, che avrebbe cercato di sviare le indagini.

    Il Giudice dell'udienza preliminare ha rinviato a giudizio i due imputati ed il processo avrà inizio il prossimo 23 ottobre avanti il Tribunale monocratico di Marsala. I genitori della giovane vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati Giuseppe Ferro jr. e Clizia Ferro

    Quel tratto di strada da sempre è stato teatro di gare tra ciclomotori e magari adesso assistono pure anche quelli, che, ai tempi della vespa 50 special truccavano la moto come ricorda la famosa canzone di Cesare Cremonini: "Vespe truccate anni 60, girano in centro sfiorando i 90.”

    Ma la realtà degli avvenimenti svoltesi il 17 febbraio del 2017 è stata invece molto tragica per l’amato studente castelvetranese. Il giovane infatti intorno al calar del sole, si portò sulla quel tratto di strada che porta a Mazara del Vallo con il motorino, tra l’altro non suo, e gareggiando con un altro minore, per il quale procede autonomamente il Tribunale dei minorenni, probabilmente girandosi per guardare il compagno se lo aveva distanziato, si spostò sulla sua destra, andando a finire fuori strada su alcuni pali di cemento che tenevano la recinzione metallica.

    Per le gravi ferite riportate il decesso dopo alcuni giorni tra lo strazio dei genitori e di tutta la comunità Castelvetranese.

    L’avvocato che difende il meccanico, Aniello Alfano, afferma che il suo assistito non ha una officina e non lavora come tale e aggiunge: ”Dimostreremo nelle opportuni sedi la completa estraneità ai fatti a lui imputati.” L’avvocato Giovanni Messina che difende l’altra persona accusata di favoreggiamento precisa: ”La difesa rimane fiduciosa di poter dimostrare, nel corso del giudizio, la completa estraneità del mio assistito al reato di favoreggiamento per aver reso dichiarazioni non vere alla Polizia municipale, in occasione del tragico evento in cui perse la vita il minore, al quale il mio cliente, è opportuno precisare, ebbe a prestare i primi soccorsi.”

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