“Ciao Paola, donna coraggiosa e impegnata nella letteratura e nella vita”. Libero Bonanno in ricordo di Paola Grassa
di: Giuseppe L. Bonanno - del 2021-02-10
È venuta a mancare, pochi giorni fa, Paola Grassa, dopo una laboriosa vita di insegnamento, letture, scritture. In un recente articolo, che di seguito, in parte, riproponiamo, avevamo salutato la pubblicazione del suo ultimo libro Cantami Musa. Ma, vogliamo ora, ancor di più, sottolineare il suo impegno culturale e sociale, speso in una terra difficile come la nostra.
Paola Grassa è stata donatrice AVIS e socia della locale sezione; europeista convinta, socia e segretaria della sezione locale del Movimento Federalista Europeo; ha condotto campagne contro il fumo passivo e sostenuto l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro; è stata anche socia dell’UCIIM.
Ha scritto articoli sulla rivista castelvetranese “Il Belìce” e saggi sui “Lógoi” del Liceo Classico e Pedagogico “G. Pantaleo - G. Gentile”.
Laureatasi col massimo dei voti in Lettere Classiche presso l’Università di Palermo, ha insegnato per un trentennio Lettere Italiane e Latine nei Licei; nell’ ultimo periodo, nel Liceo Scientifico di Castelvetrano. Lasciato l’insegnamento, ha pubblicato l’opera satirica Elogio del fumo, i romanzi L’isola delle A- mazoni e Le Spighe di Rut e una raccolta di liriche, Canti dall’Isola.
Nel 2000 è uscita La Malophoros di Selinunte. Mistero, mito, poesia, una monografia sui riti misterici dell’area della Gaggera, che è valsa a richiamare attenzione e interesse su siti archeologici generalmente esclusi dagli itinerari turistici; nel 2011 Selinunte, la sfida della bellezza. Dalla valle dei megara alla collina orientale, che ho avuto il piacere di presentare, assieme a Martine Fourmont, nell’Aula magna del nostro Liceo Classico.
Nel 2019 ha pubblicato il racconto Il sogno di Giona, sul dramma delle migrazioni.
Agli inizi del 2020 è stato dato alle stampe Dalle stanze della memoria, che «riveste un significato particolare per la messe di ricordi e di storie minime che la “grande storia” non racconta»; volume, appunto, diviso, in cinque grandi stanze del ricordo di una vita intensa.
Nel dicembre 2020, presso Lithos di Castelvetrano è stato pubblicato il nuovo – ultimo – libro, Cantami Musa. Poesie in dialetto e versi sparsi in lingua, con prefazione di Enza Accardo.
Spicca in IV di copertina la prima quartina di Cantami musa, poesia inserita al centro della raccolta, come altre scritta in siciliano e tradotta in italiano.
Cantami musa,
Selinunti antica
Tu chi mi veni nsonnu a visitari
Cantami li to templi lu to mari
Cantami lu to suli senza uguali
Un amore per Selinunte che si era già evidenziato nei due saggi dedicati alle rovine dell’antica città; amore che si estende al suo paese con la poesia Lu me paisi, nella quale si cita comunque la matri Selinunti; a tutta la Sicilia, agli amici, ai parenti.
Ma è proprio Selinunte al centro delle sue attenzioni, anche con le altre poesie ‘Na mezza ballata pi Selinunti e A Selinunti, la bedda addummisciuta. Un lungo percorso amoroso dunque per Selinunte, ma anche di impegno e conoscenza.
Un percorso poetico, nonché di impegno didattico, scientifico e civile, che ha caratterizzato prima l’insegnamento e poi la produzione letteraria di Paola Grassa, una donna coraggiosa e impegnata nella letteratura e nella vita.
P.S.- La Biblioteca comunale di Castelvetrano le dedicherà, appena possibile, una manifestazione in ricordo.