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Alla scoperta di bosco Torello, una splendida oasi verde tra Castelvetrano e Santa Ninfa

del 2021-12-10

In foto: Interno Bosco Torello

Ogni anno vengono abbattuti circa 16 milioni di alberi. Analizzando attentamente questo dato, il risultato è abbastanza eloquente e solamente nel 2030 riusciremo ad intravede un po' di luce grazie allo stop del taglio degli alberi siglato durante il vertice dell'Onu Climate Summer avvenuto nel lontano 2014. Verrà promosso il ripristino di 350 milioni di ettari di foreste e campi coltivati. Nonostante la mancanza di polmoni verdi, alcuni angoli del nostro territorio o adiacenti allo stesso nascondono quelle leggere forme pure che vanno tutelate ad ogni costo.

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  • A pochi chilometri dal territorio di Castelvetrano (a circa un paio di km in linea d'aria dal Fartaso) al confine con Santa Ninfa, una piccola oasi verde apre lo spiraglio verso un'immagine lontana dalla quotidianità vissuta in paese. Una bellezza fotografica che accompagna l'occhio del visitatore verso un paesaggio magnifico e dalle celebrazioni naturalistiche interessanti.

    Situato su un promontorio dall'altura non elevata, il bosco Torello assume una posizione strategica dal punto di vista panoramico. Seguendo i punti cardinali con lo sguardo, è possibile ammirare i paesi di Salemi, Gibellina nuova, un piccolo tratto dell'autostrada Mazara del Vallo – Palermo, la zona periferica di Santa Ninfa, le aperte campagne dove si mescolano diverse colture e in lontananza, i monti di Gibellina.

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  • Nonostante il bosco non abbia dimensioni ampie, è presente una varietà di alberi all'interno (specialmente pini e cipressi) a cui fanno da contorno un paio di vasche inutilizzate e semidistrutte.

    Oltre alla posizione geografica “ centrale” ed appagante, la foresta si trova coinvolta in una rete stradale dall'immenso contenuto storico, poiché raggiungibile dalla contrada Zafarana-Torello e proseguendo dalla vecchia strada ( trazzera)  S.Ninfa – Partanna con l'interessante torretta visibile durante il cammino. Ad essa, sono collegate la S.Ninfa-Salemi e la comunale Castelvetrano -Palermo.

    Questo “spazio naturale” rientra sotto il demanio forestale 3 seppur non siano stati effettuati degli interventi di potatura e cura (da anni), lasciando spazio alla forma selvaggia ed incantevole del luogo. La conformazione della roccia calcarea sembra dare luce ad un (cristallo di quarzite ialino?) da verificare con gli studiosi del settore ed aprire scenari interessanti per quanto riguarda il periodo di formazione delle rocce stesse. Un silenzio disturbato dal vento può incidere in determinati periodi dell'anno, contrastando la sua collocazione lontana dalla presenza umana. Un distacco “quasi “ necessario, imponendo la sua impronta in un territorio distrutto e massacrato continuamente dall'opera incessante dell' uomo.

    L'unica nota incolore è rappresentata dal passaggio sotto il cavalcavia autostradale e testimoniato dalla foto allegata, dove si evidenziano i segni di cedimento del manto stradale e prossimo ad un crollo con conseguenti danni.

    Viviamo una fase abbastanza spigolosa della nostra storia recente, caratterizzata dalle grandi difficoltà esistenti e (forse) ingestibili. Tra questi, rientra il clima ed il cambiamento profondo in atto. Il bosco Torello, come quello del Frassino (in un articolo pubblicato precedentemente) e tanti altri boschetti sparsi nel territorio, rappresentano quella timida speranza a cui il mondo s'aggrappa inesorabilmente affinché i tentativi di conciliazione diventino realtà e tante oasi verdi come il bosco Torello possano far parte del nostro territorio.

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