Vincenzo Napoli e il suo amore per Castelvetrano tra libri, scatti d’autore e non solo
di: Salvatore Di Chiara - del 2022-08-29
Raccontare le gesta di un uomo equivale a vivere con gioia indescrivibile ogni passaggio della sua vita terrena. Ci sono personaggi che meritano una considerazione importante per le tracce indelebili e gli insegnamenti lasciati a questa città.
Lo storico Vincenzo Napoli è ancor oggi una testimonianza vivente senza eguali, in grado di offrire una panoramica storica a 360 gradi dell’intero territorio castelvetranese ed occuparsi di ampi spazi culturali di altre cittadine limitrofe. Una vita, un percorso speso per la collettività e oggi, nonostante le disgrazie continue di un malanno sociale corrente, la sua testimonianza fotografica rende giustizia all’importante affermazione di questa città. Non mancano le solite critiche costruttive e magari, spesso, sottovalutate dalla gente.
Una lamentela che ha origine e radici impiantate in un passato poco recente di cui è stato protagonista. I risultati non si fermano alle ricerche che l’hanno reso protagonista di grandi scoperte, affermazioni, testimoniando con assoluta fermezza e verità i testi tramandati da un altro grande storico come G. Battista Ferrigno.
La stesura di circa 13 libri con altri in programma è la degna conclusione di un lungo itinerario quarantennale che l’ha visto scendere in campo senza appartenenze politiche o associazioni culturali. Un uomo solitario erede dei “Grandi” storici del luogo e visibilmente affranto per le sue imperdibili scorribande nei luoghi disseminati di questa città. Tra chiese, monumenti, campanili, boschi, campagne, grotte e trazzere, il nostro concittadino non ha dimenticato nessun angolo.
Paradisi ambientali mescolati a fatiscenze e cumuli di pietre. Un susseguirsi di emozioni descritte nei suoi scatti spesso ripetuti per una scelta migliore. Una caratteristica mai banale per valutare l’immagine perfetta. Dentro il carattere riservato si cela un uomo dalle indubbie qualità morali e la scelta di dedicarsi alla cura di centinaia di cani e gattini nel corso della sua vita l’hanno reso molto “umano”. Sportivo e vincitore di numerose medaglie (il 90% da vincitore assoluto), ha fornito gloria e presenza sportiva per la “sua” Castelvetrano.
Il nome figura in diverse riviste sportive regionali e nazionali per i primati stabiliti in età veneranda. Non servono tante parole per descrivere le sue qualità ma tanti uomini che imparino dai suoi sacrifici. Mettere da parte le ferie per evadere nella sua “amata” città e iniziare a scavare nel mezzo del disordine per realizzare un’impresa titanica. Salire le collinette per trovare un reperto che diventasse fonte e certezza mostrando un senso di compiacimento. Il suo motto è sempre stato semplice e veritiero: “Per vivere la storia bisogna andare sul campo di battaglia”.
L’ultimo capolavoro è stato “Poliorama Selinuntino” presentato lo scorso anno a Selinunte, riscuotendo notevole successo per quell’immancabile senso d’appartenenza e identità castelvetranese. Essere cittadini del mondo è un obiettivo di tanti e oggi, manca l’essenza. Quale? Essere cittadini castelvetranesi. Non esistono vie di mezzo e l’insegnamento di quest’uomo è chiuso nella continua volontà messa a disposizione per sé e gli altri che si cimentano nell’infaticabile lavoro di studio socio-storico del paese.
Stilare una classifica è un compito arduo e “quasi” insulso nonostante Vincenzo Napoli meriti un posto in prima fila. Grazie alle sue lotte serrate, alcuni quadri e reperti antichi sono ritornati ad abbellire le nostre chiese. I segni della fatica sono scolpiti nel suo viso e malgrado tutto, tanti obiettivi debbono essere ancora raggiunti grazie alla partecipazione dei castelvetranesi.
Servirebbero decine di pagine per riempire un mosaico composto di aggettivi, informazioni, annotazioni e ringraziamenti per un uomo straordinario. Ogni incontro non è casuale e bastano poche parole per innamorarsi della storia castelvetranese.