"Assembramenti dei genitori davanti le scuole a CVetrano. Sì agli alunni in classe". Lettera aperta alla Redazione
del 2021-01-18
(ph. www.iltaccoditalia.info)
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Vita Alba Pellerito, che sul tema del rientro a scuola degli alunni pone un tema di assembramento, ma non dentro le scuole ma fuori da parte dei genitori.
"In questi giorni assistiamo a tifi da stadio a favore o contro la riapertura delle scuola. Personalmente ritengo che la scuola sia l'unico baluardo di salvezza dal baratro in cui getta l'ignoranza e che quale diritto costituzionalmente garantito, sia al pari del lavoro e della salute.
E' ovvio che la salute vada preservata al di sopra di tutto, ma arretrare sulla scuola in presenza è giustificabile solo se effettivamente ci siano evidenze scientifiche che l'ambiente classe costituisca un luogo in cui il virus possa trasmettersi. E fortunatamente, lo dicono gli scienziati e lo confermano le statistiche, non è così!
Il sistema di regole per le classi della primaria, obiettivamente, ha retto la sfida..in classe non ci si contagia..ed infatti i genitori non si lamentano di ciò che avviene dentro la scuola, ma bensì fuori! Davanti i cancelli ci si assembra..è inutile negarlo!
Però mi domando: ma è possibile che siano state approntate regole che mettono in sicurezza milioni di alunni in classe e non si riesce a trovare una soluzione per mantenere il distanziamento davanti scuola?
Io non do tutti i torti ai genitori, perchè io per prima, al suono della campanella, mi avvicino al cancello per prendere la mia bambina di sei anni; e il motivo è presto detto: non posso stare dall'altra parte del marciapiede se le auto continuano a sfrecciare davanti scuola.
Ma è davvero così difficile approntare due transenne per bloccare il traffico per quei cinque minuti necessari a prendere i bambini?
Ricordo che non molto tempo addietro il Comune invitava i pensionati a svolgere, gratuitamente, questo servizio di supporto all'uscita da scuola.. ed erano tanti i nonnini, e non solo, con gilet e palettina che si facevano avanti per rendere sicura l'uscita da scuola dei piccoli studenti, che sono il domani di ogni società evoluta e civile.