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Giancarlo Commare si racconta in esclusiva: "Tornatore mi insegnò a fare ciò che mi piace. Castelvetrano non è più Iddu"

di: Elio Indelicato - del 2024-11-26

Immagine articolo: Giancarlo Commare si racconta in esclusiva: "Tornatore mi insegnò a fare ciò che mi piace. Castelvetrano non è più Iddu"

Giancarlo Commare è tornato pochi giorni orsono dove ebbe tutto inizio, proprio 15 anni fa, nell'Aula Magna del Liceo Classico G. Pantaleo di Castelvetrano quell'incontro con il grande regista Giuseppe Tornatore che di fatto diede un consiglio fondamentale all'allora diciassettenne Giancarlo che ne fece tesoro e da lì avviò una carriera che ormai è senza alcuna sosta. Intervistato dal nostro Direttore Responsabile, Avv. Elio Indelicato, Giancarlo Commare si racconta: 

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  • "Il 22 novembre del corrente anno ho avuto il piacere di tornare a scuola non fra i banchi e non seduto su una piccola sedia ma lì su un palchetto dove docenti e personaggi illustri fa sempre sono saliti a far convegni e conferenze varie e di vario genere, ricordo, quando ero ancora uno studente, proprio dentro quell’aula magna del liceo classico di Castelvetrano, conobbi il grande regista Tornatore al quale allora chiesi un consiglio sul cinema: “fai sempre ciò che ti piace, altrimenti se farai qualcosa solo per incontrare il gusto del pubblico potresti rischiare di perdere due volte perché la tua opera potrebbe non piacere a loro e nemmeno a te se invece avrai fatto qualcosa che ti piace almeno tu ne rimarrai soddisfatto”, ebbene, sono salito anche io su quel palchetto per incontrare i ragazzi, gli attuali alunni, e non ho potuto far altro che consigliarli allo stesso modo di come fece quel grande regista con me 15 anni prima. Il calore con il quale i ragazzi e tutta la scuola mi hanno accolto è stato uno dei regali più belli che la vita potesse farmi. Se penso a quando ero io al loro posto , mi ricordo di quanto bisogno avessi di ascoltare parole che mi dessero speranza per coltivare i miei sogni speranze che erano difficili da far resistere soprattutto per la realtà che il nostro paese è stato costretto a vivere con il quale spesso viene macchiato. Se oggi in qualche modo sono riuscito a dare qualche speranza in più ai ragazzi che abitano il mio stesso paese ne sono felice perché coltivare i propri sogni e averne la possibilità di farlo è importante ma è anche importante capire che non avendo nessuna possibilità iniziale ci si può riuscire comunque con l’impegno e i sacrifici. 

    L’incontro si è poi esteso sul confronto tra me e i ragazzi in merito a uno dei miei ultimi lavori da attore “Eterno Visionario” film di Michele Placido sulla vita di Pirandello e del suo essere uomo prima che autore. In questo film io interpreto il figlio primogenito Stefano. Stefano era il suo braccio destro , la sua spalla , la sua ombra e quest’ultima fu proprio la condizione che visse tutta la vita finché il padre restò in vita , come se il padre fosse in realtà lui come se fosse venuto al mondo per occuparsi di questo grande bambino ed assisterlo nelle sue creazioni artistiche e tutelarlo da tutto il resto. Stefano scriverà , ma solo dopo la sua morte. Questo come “qui non è Hollywood” è stato uno dei set più importanti della mia vita e l’incontro con Placido è stato magico. Michele è un vero maestro d’altri tempi, Placido mi ha permesso di assistere alla magia del cinema di come questo possa essere in continua evoluzione da un momento all’altro di quanto sia importante la libertà scenica mettendomi al fianco di colleghi che hanno fatto la storia del nostro cinema come Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi due colonne che per me sono state di grande ispirazione. 

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  • Uno dei ruoli ai quali mi sono affezionato di più è proprio quello che mi ha fatto più conoscere al pubblico italiano Edoardo Incanti - Skam Italia il bello e impossibile, quello che a detta di molti ha fatto vacillare tante ragazze/i. Sono molto contento che i ragazzi lo abbiano apprezzato così tanto anche perché Edoardo rappresenta quella mascolinità tossica che deve essere scacciata via e così succede grazie all’amore. Viviamo in una società malata dove il patriarcato fa da padrone e dove purtroppo a rimetterci sono sempre più le donne vittime di abusi e violenze sempre più spesso, quindi penso sia importante vedere un Edoardo così acclamato per il suo essere un Bad Guy e considerare le donne solo come una tacchetta su un muro trasformarsi in un uomo sano che rispetta se stesso ma soprattutto là donna che sta al suo fianco e non. 

    Commare si sofferma anche sulla Castelvetrano dopo la morte dell'ex superlatitante: "Castelvetrano ha già voltato pagina dice l’attore, non è Iddu. (Matteo Messina Denaro ndr). Quello che un singolo individuo sceglie di fare, non dovrebbe influenzare e macchiare la vita degli altri. Qualsiasi operazione cinematografica artistica che si rivolge al pubblico raccontando store di mafia e di personaggi, deve stare attenta a non mitizzare questo personaggio. Anche il Governo e i politici dovrebbero essere vigili perché questi sono personaggi criminali che non devono diventare eroi".

    Dopo aver ricordato i primi passi che ho mosso nella mia carriera con i ragazzi è stato bello percorrere anche gli altri step fino ad arrivare agli ultimi passando quindi da Edoardo a Rocco Amato fino a Jamie Antonio mondi totalmente diversi che ho potuto attraversare e condividere con loro facendo capire anche loro quanta importanza avesse per me poter raccontare più storie possibili, dal bello stronzo e impossibile a un ragazzo che sfida tutti e abbatte gli stereotipi solo per seguire se stesso indossando abiti definiti “da donna” e con tanto di tacco 15cm . È importante perché bisogna capire quanto la diversità è il diverso sia elemento di arricchimento per noi esseri umani al contrario di come spesso viene intesa la diversità nella società odierna. Ho scelto questo mestiere anche per poter essere tante cose.. esattamente come “uno nessuno e centomila” indossando sì maschere (personaggi) ma comunicando con verità al cuore delle persone, o almeno me lo auguro.

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