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Storia del Selinus dal 1873 ad oggi. Un gioiello architettonico "nato" da una locanda

di: Elio Indelicato - del 2017-03-23

In foto: Il teatro Selinus (ph. wikipedia)

Il Teatro Selinus, geniale opera progettata e diretta dall’architetto Giuseppe Patricolo, è l’unico esemplare esistente in Sicilia per la sua veste architettonica e costituisce un vanto della città di  Castelvetrano.

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  • Sorge su un’area dove era collocata una modesta locanda nella quale, il 21/04/1787, dimorò il grande poeta Wolfang Goethe durante il suo viaggio in Sicilia. Occupa una superfice di circa 964 mq.

    il  29 novembre 1871 l’Amministrazione comunale acquistò i beni immobili di proprietà del Duca di Terranova, i lavori di costruzione del teatro iniziarono nel 1873.

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  • La costruzione di questo teatro fu iniziata durante l’amministrazione del Sindaco Cav. Giovanni Paola, a cui poi seguirono il Dott. Giovanni  La Croce, il Cav. Giovanni Saporito Ricca ed il fratello di quest’ultimo Nino Saporito.

    I lavori inerenti l’intera struttura muraria iniziarono nel 1873 e richiesero 35 anni di tempo per il completamento dell’opera. Terminati i lavori, nel 1908, il teatro accoglieva la sua prima  rappresentazione; un concerto, il cui ricavato venne devoluto ai cittadini di Modica, vittime di una terribile alluvione.

    Nel frattempo Gennaro Pardo, artista di nota fama nel campo delle arti figurative, si accingeva ad eseguire un’opera grandiosa e di inestimabile valore, da destinarsi a sua volta, a sipario del teatro.

    L’opera (un grande telone di 10 m. x 7) fu consegnata dal pittore nel 1910 e rappresenta l’apoteosi di Empedocle a Selinunte, cioè l’esaltazione dello scienziato da parte dei selinuntini per aver risolto il problema della malaria deviando le acque stagnanti del Gorgo Cottone.

    Il Teatro è di stile neoclassico e architettonicamente si divide in tre  blocchi: il primo blocco consiste in un elegantissimo pronao tetrastilo con prospetto in stile dorico, che richiama i motivi architettonici dei  templi di Selinunte.

    Il secondo blocco invece, quello di centro e con pianta a ferro di cavallo, riguarda l’area (estesa 200 mq. circa) della platea, che è servita da ampi corridoi di disimpegno ed uscita di sicurezza;  perimetralmente a quest’area sono stati dislocati 29 palchi, compreso quello centrale ( in asse con il palcoscenico) chiamato “Palco Reale”. Questo palco si distingue dagli altri per il coronamento di prospetto con Cariatidi in pietra di Billiemi (località nei pressi di Palermo), opera  dello scultore trapanese Leonardo Croce.

    Il terzo blocco di fabbrica è adibito a palcoscenico ed è esteso circa  218 mq; alla sua destra si trova una scala di servizio attraverso la  quale si accede ai camerini. Nella parte più alta della struttura sono stati sistemati due loggioni  con ampia gradinata. Il soffitto è stato realizzato, sempre su progetto dell’arch. G. Patricolo, in legno pino-pece ed assicura una eccellente acustica.

    Nel 1932, durante il periodo fascista, quando Podestà della Città era  il Ten. Col. Riccardo Tondi, il Teatro subì importanti interventi, quali  la sostituzione delle ringhiere in legno con quelle in ferro, la  costruzione quasi per intero della cancellata esterna, la collocazione di due grandi fanali a tre lampade sulla fronte e l’apposizione del nome Selinus sull’architrave in grandi lettere di bronzo.

    Del Teatro Selinus abbiamo parlato con Mariella Morici (in foto) responsabile dei Servizi culturali del Comune. Dal 2012 cura la gestione amministrativa del Teatrp, sostituendo la collega Mirella Cangemi, andata in quiescenza. Per decenni il dirigente comunale responsabile della struttura è stato Paolo Natale, adesso dopo la sua prematura dipartita il settore è stato affidato al dottore Andrea Di Como.

    Cos’è cambiato nella gestione del Teatro negli ultimi anni?

    In passato l’Amministrazione, avendo maggiori disponibilità economiche, allestiva direttamente il cartellone con affidamenti diretti, impegnando cifre importanti. Arrivarono compagnie rinomate con artisti di alto livello molto conosciuti e il cartellone era variegato nel suo insieme.

    Esiste ancora una scuola di teatro al Selinus per i giovani?

    L’Accademia di teatro intitolata a Ferruccio Centonze è stata istituita dal Comune nel 2003 e in atto non svolge nessuna attività per mancanza di fondi.

    Dalla sua istituzione e fino al 2013 ha svolto una importante attività didattica avvalendosi della collaborazione dell’Associazione teatrale artistico “Teatro Libero” di Castelvetrano alla quale negli anni passati e fino al 2013 sono stati concessi contributi, anche questi ultimi nel corso degli anni hanno subito una diminuzione, per citare alcuni dati si è passati dal bilancio dell’anno 2011 in cui furono erogati 26.000 euro al 2013 con 15.000 euro, dal 2014, sempre per la contrazione delle somme disponibili, l’attività dell’Accademia “Ferruccio Centonze” è stata interrotta.

    Da qualche anno l’Amministrazione collabora con privati per la realizzazione del cartellone cosa ci può dire?

    A causa della situazione economico-finanziaria attraversata dagli enti locali, che ha ridotto drasticamente la possibilità di interventi diretti da parte della civica Amministrazione di Castelvetrano nel campo delle attività culturali e teatrali, nell’intento di non interrompere l’attività teatrale, negli anni pregressi, l’Ente ha instaurato una collaborazione con Teatro Stabile d’Innovazione “Teatro Libero” onlus di Palermo del presidente Beno Mazzone.

    Quest’ultimo ha assicurato la messa in scena di spettacoli con propri fondi, incassando il ricavato dei titoli d’ingresso ossia dei biglietti, il Comune, di contro, si è occupato della logistica, mettendo a disposizione la struttura teatrale ed il personale.

    Per un po’ di tempo il Teatro Selinus “abbassa il sipario” come mai?

    Nel Dicembre del 2014 il Teatro Selinus interrompe soltanto la programmazione teatrale per l’urgenza di interventi di manutenzione, rimanendo la struttura aperta e fruibile per i turisti come bene culturale, infatti giornalmente è ammirato da visitatori accompagnati dal personale comunale appositamente formato.

    Cosa è successo l’anno successivo?

    A seguito di una accurata verifica eseguita all’inizio del 2015 dal funzionario tecnico, l’architetto Salvatore Ferro, viene evidenziata la necessità di effettuare interventi di manutenzione per i quali è stata preventivata una spesa complessiva di oltre 50.000 euro, a questo punto la Giunta Municipale, a causa della mancanza di risorse finanziarie, delibera di realizzare la stagione teatrale senza oneri per l’Ente, affidandone l'allestimento ad un soggetto terzo, da individuare previa pubblicazione di avviso pubblico e lì ci fu la svolta;

    In che senso?

    L’unica proposta fu quella pervenuta dalla stessa Associazione Teatro Libero di Palermo, che propose di farsi carico per il triennio 2015/2018 di tutte le spese necessarie a riqualificare il Teatro. Ciò venne formalizzato con delibera n. 250 dell’1.06.2015 a cui, il successivo 10 giugno, ha fatto seguito la stipula di apposito protocollo d’intesa che ha disciplinato gli oneri posti in capo al  Comune e Teatro Libero di Palermo.

    Cosa prevedeva e prevede il protocollo?

    Che l’Associazione Teatro Libero possa utilizzare gratuitamente per un triennio la struttura, cosa che sta facendo, per ivi allestire le stagioni teatrali, proponendo addirittura due cartelloni a stagione, uno per le famiglie ed uno per le scuole con sbigliettamento a suo favore.

    Cosa ne ha guadagnato il Comune?

    E’ stata una scelta strategica importantissima nel contesto totale delle politiche culturali ed inserita nella contingente situazione finanziaria dell’Ente, in quanto a costo zero per le casse comunali, sono offerte alla collettività le stagioni teatrali, alla scadenza del protocollo il Comune avrà un teatro più efficiente in quanto nel triennio verrà effettuata la manutenzione degli impianti, alcuni interventi di muratura dell’immobile e di miglioramento degli arredi.

    Infatti nella platea è stata già sostituita la moquette e sono state sistemate le poltrone, altri lavori importanti hanno interessato l’impianto antincendio idrico, l’impianto di riscaldamento, la sostituzione di alcuni infissi e la manutenzione di altri.

    L’uso del Teatro rimane esclusivo dell’Associazione Teatro Libero di Palermo?

    Assolutamente no. Nel protocollo il Comune si è riservato la possibilità di utilizzare il teatro sia per proprie iniziative che per da parte di terzi, compatibilmente con il calendario degli spettacoli teatrali che dureranno fino a Maggio per poi riprendere in autunno.

    Vogliamo ricordare un po’ le ultime attività importanti all’interno del Selinus organizzate dal Comune e da terzi?

    Intanto, grazie all’impegno profuso da associazioni culturali, diversi convegni, conferenze, spettacoli musicali e teatrali, presentazioni di libri con la partecipazione di scrittori importanti come, mi piace ricordare “Caffè amaro” di Simonetta Agnello Hornby, poi varie iniziative promosse dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado della Città, ivi comprese le tradizionali riviste dei liceali. Ricordo ancora le giornate dedicate ai giovani architetti promosse dall’Associazione Italiana Architettura e Critica, poi ancora le tre edizioni del premio “Eccellenze Selinunte Castelvetrano”.

    Il Teatro ha visto anche protagoniste molte attività con finalità benefiche realizzate a cura dei Club Service del territorio e  Associazioni varie. Protagonisti anche importanti convegni sulla legalità, alcuni dei quali promossi dal Comune sull’anticorruzione per esempio, con la presenza di importanti magistrati, ed ancora il classico concerto di Capodanno eseguito dalla Banda “Francesco Mangiaracina”.

    Tengo a precisare che l’utilizzo del teatro da parte di terzi viene autorizzato dal dirigente, previo versamento di un canone pari a 150 euro al giorno per gli spettacoli con pagamento del biglietto ed accettazione di risarcire l’Amministrazione per eventuali danni arrecati alla struttura.

    L’attività per il 2017 ha registrato una novità, l’avvio della scuola di danza “Selinunte danza” diretta da Elvira Biondo e Vittorio Brusca senza oneri a carico del Comune e la nomina di un nuovo assessore, l’avvocato Daniela Noto, di cui riferisco il compiacimento per quanto sino ad ora realizzato da Teatro Libero e la cui gestione proseguirà fino alla scadenza del protocollo d’intesa; seguirà l’indirizzo politico dettato dalla nuova Amministrazione comunale.

    Un pensiero sia da parte mia che dell’assessore Noto va rivolto ai dipendenti del teatro per i turni serali e festivi che osservano. Concludo scusandomi con quanti non ho citato.

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