Siti non AAMS: è vero che sono sicuri e legali per gli italiani?
di: Luca Beni - del 2024-08-16
In Italia l’industria del gioco d’azzardo gode di un lungo periodo di successo, che ha portato alla nascita di tantissimi nuovi bookmaker online e all’arrivo di brand di fama mondiale pronti a cercare uno spazio nel settore. Parliamo di un mercato molto competitivo, caratterizzato da una doppia proposta.
Da un lato troviamo i bookmaker italiani, quelli regolati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM); dall’altro i siti casinò non AAMS per scommesse e giochi online, ovvero brand stranieri che accettano però i giocatori italiani. Che cosa li rende così diversi? E che tipo di aspettative dovrebbe avere un giocatore che approccia queste sue realtà?
Le caratteristiche dei siti non AAMS rispetto a quelli italiani
Per comprendere le differenze tra queste due realtà di gioco è giusto partire dalle basi: i siti Non AAMS sono bookmaker o casinò che non hanno una licenza italiana, ma offrono i loro servizi sul mercato internazionale legalmente. Questo gli permette di accettare anche giocatori che provengono dall’Italia, anche se non hanno diritto ufficiale di offrire i loro servizi, poiché fanno affidamento a normative di altri paesi. Scegliere questi siti è quindi una responsabilità del giocatore, che sa di scegliere i servizi di intrattenimento di una piattaforma straniera non regolamentata dall’ADM.
Al contrario invece i bookmaker con licenza italiana sono stati approvati e rispondono direttamente alle normative e ai controlli dell’Autorità competente.
Le differenze: dalle licenze alla varietà di bonus e giochi
Dopo aver parlato dell’aspetto pratico che crea la differenza principale tra le due tipologie di siti, è doveroso elencare le altre caratteristiche che fanno la differenza. Sono tutti fattori che spingono un giocatore a cercare qualcosa di nuovo, di diverso rispetto a ciò che spesso viene offerto dai bookmaker italiani.
Puntate minime
La maggior parte degli operatori ADM ha dei limiti ben precisi per i limiti di puntata. E questo avviene indipendentemente dal tipo di giocata scelta. Nel caso dei siti internazionali invece questa regola crolla e gli utenti si trovano a poter scommettere partendo da un range che ha un minimo di 0,01 centesimi.
Varietà di giochi e scommesse sportive
I bookmaker italiani offrono un palinsesto di discipline sportive abbastanza mirato, soprattutto perché tengono conto delle preferenze dei giocatori. Al contrario i siti non AAMS affidabili non hanno un pubblico preciso di riferimento e possono quindi offrire altre discipline che in Italia potrebbero non essere prese in considerazione. Ciò aiuta quindi ad ampliare l’offerta sportiva, partendo da campionati o sport che non sono inclusi in Italia.
Le Quote
La seconda grande differenza che notiamo tra le due parti è legata al tipo di quote offerte. Sui bookmaker non AAMS infatti si trovano quote in millesimi, ma anche frazionate (nel caso specifico del Regno Unito per esempio). Inoltre c’è da considerare anche la presenza di un payout che è in media più alto del normale. Chiaramente questo è un modo per attirare clienti, soprattutto rispetto alle piattaforme ADM e spesso funziona.
Limiti sulle vincite
I siti di scommesse italiani pongono dei massimali rispetto alle vincite, ed è un tipo di scelta che viene spesso adottata anche per i casinò italiani e in particolare per le offerte bonus proposte dall’operatore. Tale cosa viene a mancare ovviamente sulle piattaforme straniere che godono di maggior libertà per i motivi elencati in precedenza.
Pagamenti delle vincite
Nelle realtà di gioco straniere spesso si possono trovare modalità di pagamento diverse e tempi di attesa più bassi. Nella maggior parte dei casi non sarà possibile affidarsi a PayPal ma si aprono le porte alle criptovalute e all’immediato trasferimento del denaro. In questo le piattaforme italiane prevedono sicuramente delle tempistiche più lunghe, ma hanno anche un ulteriore fortuna dalla loro parte: accettano i pagamenti più comuni e maggiormente usati dagli utenti nel nostro paese. E tra questi spiccano le carte di credito, i bonifici e i principali portafogli elettronici. Non ci sono le criptovalute, ma questo per ora sembra non essere un problema per il target di riferimento.
Dichiarazione delle vincite ottenute: quando va fatta?
C’è un aspetto chiave che bisogna considerare quando si gioca: devono essere dichiarate le vincite che si ottengono al gioco? Domanda lecita che fa ancora oggi preoccupare molti giocatori: la situazione si semplifica in pochi step. Chi scommette sui casinò o siti di betting italiani è al sicuro da ogni operazione, perché è lo stesso operatore a tassare preventivamente le vincite. Il giocatore quindi può godersi l’esperienza senza doversi preoccupare di nulla.
Se invece si scommette sui siti stranieri c’è un doppio problema: il primo riguarda la necessità di inserire le vincite nella dichiarazione dei redditi come “reddito diverso”. E dichiarando le vincite si ammette ufficialmente di aver usato piattaforme non legali per scommettere, non rispettando così le normative italiane.