Santa Ninfa, Consiglio Comunale approva il rendiconto 2021 e le variazioni di bilancio
del 2022-06-25
Il Consiglio Comunale, nella sua seduta di giovedì sera, ha approvato a maggioranza (sei favorevoli, due contrari) il rendiconto 2021, che si è chiuso con un corposo avanzo di amministrazione di oltre quattro milioni di euro (per la precisione 4.378.647 euro).
La parte disponibile, ossia "libera" e quindi spendibile per spesa corrente, è però di appena 64.650 euro, dal momento che buona parte dell'avanzo viene accantonata, come ha precisato la responsabile del settore finanziario dell'ente, Mimma Mauro, a garanzia dei crediti di dubbia esigibilità (tre milioni e 621mila euro), per il fondo rischi contenzioso (poco più di 100mila euro) e per altri vincoli disposti dalle norme vigenti.
«Il Comune - ha inoltre chiarito la Mauro, rispondendo ad una specifica domanda del Consigliere di minoranza Lorenzo Truglio - ha un serio problema di riscossione dei tributi e questo è evidenziato dal fondo crediti di dubbia esazione che continua ad essere corposo».
I residui attivi (ossia i crediti che l'ente vanta), ammontano infatti a 8.363.269 euro, mentre quelli passivi (ossia le obbligazioni che l'ente deve onorare) a quasi sette milioni (6.935.000 per la precisione).
La minoranza (presenti i soli Truglio e Pernice) ha votato contro, «essendo il consuntivo - ha sottolineato Truglio - figlio delle scelte di bilancio che noi non abbiamo condiviso».
L'aula ha poi approvato, sempre a maggioranza (sette favorevoli, due contrari) un pacchetto di variazioni al bilancio. La variazione più consistente riguardava l'impinguamento del capitolo di spesa relativo allo sviluppo e alla valorizzazione del turismo, per 62.400 euro. Di questi, una buona parte saranno utilizzati per la realizzazione della sagra della salsiccia, prevista per il 6 e 7 agosto.
Truglio, nell'annunciare il voto contrario dell'opposizione, ha parlato di «legittima variazione politica, che però noi non condividiamo».
«La sagra - ha aggiunto Truglio - è importante, ma la mole di denaro utilizzata è esagerata. Sarebbe stato opportuno investire meno risorse per destinarle altrove». Truglio ci ha comunque tenuto a precisare di non essere contrario alla sagra, definita «utile al territorio».
Il Sindaco Giuseppe Lombardino, dal canto suo, ha sottolineato che la variazione serve «a far riuscire la sagra; a consentire ai nostri operatori commerciali di poter essere messi nelle migliori condizioni di operare», e ha ricordato che «la prossima edizione della sagra segnerà in qualche modo la ripartenza».