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Ecco le case che dovranno essere abbattute prima a Triscina. Fissati i criteri prioritari

del 2017-10-05

Immagine articolo: Ecco le case che dovranno essere abbattute prima a Triscina. Fissati i criteri prioritari

Con delibera n. 35 del 4 ottobre scorso la Commissione straordinaria ha fissato un vero e proprio atto d’indirizzo da seguire per l’abbattimento delle 170 case abusive di Triscina.

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  • Sono state rese note, infatti, le linee guida alle quali i responsabili i del 3° Settore Uffici tecnici si dovranno attenere per l'adozione e l'esecuzione dei provvedimenti volti alla repressione dell'abusivismo edilizio per la tutela e il ripristino della legalità e del territorio di Triscina.

    I criteri di priorità che trovano corpo all’interno della delibera, vedono al primo posto la demolizione di circa 22 immobili  e opere edilizie per i quali sia intervenuto provvedimento definitivo dell'Autorità Giudiziaria.

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  • A questi seguiranno quelli che, per condizioni strutturali, caratteristiche o modalità costruttive, ovvero per qualsiasi altro motivo, costituiscono un pericolo, già accertato, per la pubblica e privata incolumità, anche nel caso in cui l'immobile sia abitato o comunque utilizzato.

    A seguire immobili e opere edilizie, anche incomplete, di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale, paesaggistico, di inedificabilità ovvero a vincolo idrogeologico o a vincolo archeologico. Poi ancora immobili di complessi o villaggi turistici o comunque oggetto di lottizzazione abusiva o insistenti in aree di in edificabilità.

    Poi ancora immobili in corso di costruzione o comunque allo stato grezzo e non ultimati. Censiti anche quegli edifici, abusivamente occupati, utilizzati per lo svolgimento di attività criminali; immobili di qualsiasi valore e dimensione, anche se abitati dai componenti della famiglia, nella disponibilità di soggetti con dannati per i reati di cui all'articolo 416-bis del codice penale o di soggetti colpiti da misure di prevenzione irrevocabili ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575, e del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui ai decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e sempre che non siano acquisibili al patrimonio dello Stato.

    A seguire ancora immobili ed opere realizzati con concessioni edilizie illegittimamente rilasciate per effetto di fatti-reato contro la P.A. giudizialmente accertati; opere complete in zone di inedificabilità relativa; immobili ed opere abusive, a partire dalle realizzazioni ex novo nel centro urbano, rispetto a quelli nelle zone periferiche e rispetto agli ampliamenti di preesistenti edifici, con precedenza dei manufatti di maggiore consistenza nelle altre parti del territorio comunale immobili adibiti ad attività produttive di tipo industriale o commerciale e alla fine altri immobili non compresi nelle categorie sopraindicate .Si ratta di quegli edifici che rientrano nella famosa fascia del 150 metri dalla battigia.

    L’avvio delle procedure di tutti gli immobili abusivi, deve peraltro, si legge nel provvedimento, "tenere conto di una valutazione dei costi, per cui è necessari che il 3° Settore predisponga in tempi celeri atti tecnico-progettuali ed amministrativi per arrivare alle demolizioni.”

    Prima di arrivare alle “ruspe”, bisognerà provvedere alla redazione e alla notifica degli atti necessari e propedeutici (avvisi di sgombro) e quant’altro.

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