Droga, violenze e prostituzione presso l'ex cementificio. Grido di allarme del Pd di Campobello
del 2023-05-23
Spaccio, degrado e non solo presso l'ex cementificio alle porte di Campobello. A denunciare è Baldo Stallone, segretario del Pd di Campobello di Mazara. Di seguito la denuncia:
"Appare ai più incomprensibile come sia ancora possibile tollerare la piazza di spaccio e prostituzione localizzata nell'ex Cementificio Cascio alle porte di Campobello, ancorché in territorio del Comune di Castelvetrano.
Decine di giovani e non ogni giorno, ogni ora si riforniscono di sostanze stupefacenti devastanti per l'essere umano, senza che nessuno si decida ad intervenire per porre immediatamente fine a tutto ciò. Giovanissime ragazze si prostituiscono all'interno di quello che oramai è diventato nella mente di tutti il campo dei disperati, una sorta di enclave squallida e degradata che umilia l'essere stesso.
Genitori disperati hanno figli abbandonati al loro triste e squallido destino di tossico, senza che nessuno preposto li aiuti entrambi.
La criminalità locale ed extracomunitaria ha il pieno ed indisturbato controllo del sito, chiediamo quindi al Ministro dell'Interno di intervenire, visti gli elementi raccolti da mesi da parte delle Forze dell'Ordine. C'è una emergenza droga nel nostro Comune, sicuramente non avulsa dalle diverse e gravi problematiche di sicurezza e ordine pubblico che si sono verificate nei fine settimana scorsi (vedi risse, incendio auto VV.UU., furti d’auto), anche a causa dell'eccessivo consumo di alcool.
Emergenza ignorata dai più e dalle istituzioni. ll silenzio regna attorno a questa emergenza sociale, nonostante coinvolga sempre più giovanissimi: spaccio e consumo di droga non sono una priorità nel dibattito pubblico.
Chiediamo quindi un intervento risolutivo e lo sgombero immediato, da parte delle Forze dell'Ordine, dell'ex cementificio e chiediamo che le strutture sociali preposte si facciano carico immediatamente di quei poveri esseri umani che vi albergano.
Il Partito Democratico intende farsi altresì promotore, anche attraverso un Consiglio Comunale aperto, di un dibattito pubblico che coinvolga operatori sociali, scuole ed associazioni sul fenomeno."