(VIDEO) Messina Denaro, arrestata la maestra Laura Bonafede dai Ros. Indagata anche la figlia
del 2023-04-13
Stamane il Ros, con il supporto dell’arma territoriale, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di palermo, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, a carico di Laura Bonafede, indagata per favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, reati aggravati per avere agevolato cosa nostra.
È indagata per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena anche Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede. Erano stati richiesti al Gip gli arresti domiciliari ma il Giudice ha rigettato l’istanza per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza,
Laura Bonafede, in base ai "pizzini" individuati nel covo di Matteo Messina Denaro, aveva intrattenuto dei frequenti scambi epistolari con lo stesso boss castelvetranese. Negli scambi di corrispondenza Laura Bonafede veniva indicata come "cugino" e definita al maschile con l'obiettivo di evitare l'eventuale identificazione della stessa.
La maestra Laura Bonafede è sposata con Salvatore Gentile all'ergastolo per alcuni omicidi commessi ed è figlia dello storico boss campobellese Leonardo Bonafede, conosciuto come 'zu Nardo deceduto a 88 anni per cause naturali. La figlia Martina, in una lettera scritta da Matteo Messina Denaro, veniva elogiata dallo stesso Matteo Messina Denaro per il senso di appartenenza ai valori della famiglia.
Laura Bonafede era legata a Matteo Messina Denaro «da un pluridecennale rapporto - scrive nell'ordinanza il gip di Palermo Alfredo Montalto - ed aveva, in molteplici occasioni, condiviso con lui spazi di intimità familiare, a volte in compagnia della figlia tanto che i tre si definivano “una famiglia”».
I due, secondo quanto scritto dalla stessa Bonafede in una lettera trovata dai carabinieri del Ros, si sono conosciuti nel 1997, quando Matteo Messina Denaro era già latitante insieme al padre Francesco. Entrambi erano protetti da Leonardo Bonafede, il padre di Laura, che aveva «concesso» alla figlia di fare visita a Matteo Messina Denaro.
«Ventisei anni fa - ricordava la donna al boss in una lettera scoperta dai carabinieri - ho chiesto di venirvi a trovare e mi è stato concesso. Non c'era motivo di quella visita, ma forse si doveva aprire un capitolo e così fu. La vita è strana, fa dei giri incredibili e poi ti porta dove vuole lei. Noi possiamo solo farci trascinare».
L’operazione costituisce prosecuzione dell’indagine che lo scorso 16 gennaio ha consentito al ros di catturare a Palermo il latitante Matteo Messina Denaro e di trarre in arresto:
nella flagranza di reato, Giovanni Salvatore Luppino per procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose;
Andrea Bonafede cl. 63 per partecipazione ad associazione mafiosa;
Il medico Alfonso Tumbarello per concorso esterno in associazione mafiosa ed altri reati pure aggravati dalle modalità mafiose;
Andrea Bonafede cl. 69 per procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose;
Rosalia Messina Denaro, sorella di Matteo, per partecipazione ad associazione mafiosa;
Emanuele Bonafede e Lorena Ninfa Lanceri, per procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose. sono attualmente in corso numerose perquisizioni nella provincia di trapani.