"Falcone non è stato ucciso per il Maxiprocesso" Messina Denaro nell'ultimo interrogatorio (PARTE I)
di: Redazione - del 2023-10-01

Un mese prima di essere ricoverato a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, Matteo Messina Denaro ha preso parte ad un interrogatorio dinanzi al procuratore aggiunto Paolo Guido ed ai pm Piero Padova e Gianluca De Leo durato oltre 4 ore. Lungo il suo "dialogo" con la magistratura "palermitana" fatto di domande ma anche di tante risposte. Parole dell'ex superlatitante che piano piano adesso trovano spazio nell'agenzie di stampa.

Dopo l'interrogatorio del febbraio 2023, poche settimane dal giorno dell'arresto, avvenuto il 16 gennaio, sappiamo che Messina Denaro è stato interrogato lo scorso 7 luglio. Nelle 4 ore d'interrogatorio il procuratore Paolo Guido ha avuto la possibilità di "chiudere" qualche partita mancante con una conversione con l'ex latitante che non è mancata di sorprese. Lo stesso Messina Denaro è risultato, ancora una volta, conoscitore di come la stampa, i magistrati, i cittadini conoscessero certi fatti, come ce li hanno voluti raccontare. Tanto che ad un certo punto tira in ballo la "Strage di Capaci" lasciando intendere che "Ci sono verità che nessuno conosce".
"Voi magistrati vi siete accontentati che il giudice Falcone sia stato ucciso perché ha fatto dare 15 ergastoli al maxiprocesso? Bisogna guardare indietro, la cosa più importante sia da dove nasce, da dove nasce tutto, le stragi, l’input ed i grandi cambiamenti che seguirono".

Matteo Messina Denaro per la prima volta ed unica volta, almeno con in Procura, ha parlato di stragi, consapevole che tutti sanno il suo ruolo e lo fa lasciando veli di mistero ancora una volta, almeno quello che è dato sapere.
Parla del depistaggio, di Scarantino di La Barbera, come a voler a tutti i costi dare peso alla sua grande conoscenza e parlando pone quesiti, fa domande al Procuratore Guido che ad un tratto lo interrompe: "Lei si rende conto che queste sono cose sulle quali noi ci aspettiamo delle risposte, non delle domande".
La risposta di Messina Denaro vuole far comprendere che la verità potrebbe essere vicina ai magistrati: "Perché in certe cose si contentano e in altre cose no? Ma se ce le ho io, perché non le deve avere lei? Io che sono, più intelligente?
Poi non esita a voler andare oltre la conoscenza del procuratore: "Procuratore Guido, ci sono cose, però, che, per esempio, nessuno è mai arrivato, perché a me sembra un poco riduttivo dire che a Falcone lo hanno ucciso per la sentenza del maxiprocesso. Se poi voi siete contenti di ciò, ben venga, sono fatti vostri, ma la base di partenza non è questa, parlo di grandi cambiamenti".
Le ultime parole di Matteo Messina Denaro alla Procura - Continua