Giovane astronomo informatico castelvetranese protagonista di un importante progetto all’interno del Parco delle Madonie
del 2019-03-04
Alessandro Nastasi, astronomo informatico di origine castelvetranese, del Centro Internazionale delle Scienze Astronomiche GAL Hassin di Isnello (PA), ha relazionato il 2 marzo 2019 alla libera università “Tito Marrone” di Trapani su: “Il cielo delle Madonie come risorsa contro il rischio meteoriti: i nuovi telescopi GAL Hassin e ESA”. Raggiunto dalla nostra redazione, ci ha raccontato un pò del suo lavoro e di ciò che sta per nascere all’interno del Parco delle Madonie.
Alessandro raccontaci un pò..
"Su gentile invito del presidente della libera università “Tito Marrone” di Trapani, Prof. Antonino Tobia, ho presentato al pubblico le nuove strutture che stanno per nascere, o sono già in uso, per la didattica e la ricerca scientifica astronomica all’interno del Parco delle Madonie. In particolare, si è discusso del rischio meteoriti, e dell’importante ruolo che il Centro Internazionale delle Scienze Astronomiche GAL Hassin può rivestire all’interno della rete globale di monitoraggio asteroidi “Near-Earth” (NEAs).
Gli strumenti con cui il GAL Hassin opererà nel controllo di questi oggetti saranno il telescopio robotizzato da 40 cm “Galhassin Robotic Telescope” (GRT), già installato e operativo nella terrazza osservativa del centro, e il futuro telescopio a grande campo da 1 metro “Widefield Mufara Telescope” (WMT), attualmente in costruzione su Monte Mufara (1865 m) e che sarà operativo entro fine anno.
L’intera area delle Madonie è destinata inoltre a rappresentare un polo di eccellenza internazionale per la ricerca e monitoraggio NEAs grazie anche al futuro telescopio “Fly-eye”, che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) andrà ad installare a poca distanza dal WMT, sul monte Mufara, entro il 2021".
Sono state coinvolte anche le scuole in questo progetto?
"Sono state presentate numerose attività didattiche e divulgative per le scuole di ogni ordine e gradonelle quali il GAL Hassin è impegnato, grazie al suo planetario digitale da 10 m, al laboratorio solare con spettrografo, al parco esterno degli orologi solari e strumenti pre-telescopici, alla terrazza osservativa dei telescopi e alla nuova area museale, con una ricca collezione di rocce terrestri, meteoriti, campioni di Silica Glass e di alcuni tronchi coinvolti nell’evento Tunguska del 1908".
La presentazione si è conclusa con una ricca serie di domande da parte del pubblico, che si è dimostrato per questo estremamente colpito, appassionato e attento all’argomento. L’intervento è stato tenuto presso i locali dell’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo Da Vinci” di Trapani.
Nella foto, il relatore dell’intervento, il Dr. Alessandro Nastasi, al centro, a fianco del direttore della libera università “Tito Marrone”, il Prof. Antonino Tobia (a destra) e del Dott. Vincenzo Vitrano (a sinistra).