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Circonvallazione, pozzi neri e non solo. Quando Triscina fu definita "bomba ecologica"

di: Pietro Errante - del 2018-05-17

In foto: Foto archivio di Triscina

Sento il bisogno di ricordare alle nuove generazioni che chi scrive quotidianamente queste impressioni, spunti, poesie e quant'altro fu per oltre un ventennio corrispondente attivissimo del Giornale di Sicilia da Castelvetrano e da tutta la Valle del Belice.

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  • Qualche problema lo conosco, qualche inchiesta l'ho fatta, qualche articolo l'ho scritto. Mi sono occupato di cronaca politica, giudiziaria, cronaca nera, rosa, cultura, sport, insomma di tutto. Indovinate qual'era l'argomento principe specie nel periodo estivo? Risposta facile: Triscina.

    Del suo diffuso abusivismo (uno dei tanti abusivismi italiani, malcomune mezzo gaudio) mi sono occupato centinaia di volte, con inchieste e con interviste alle massime autorità e tecnici dell'epoca. L'allora sindaco Beppe Bongiorno (a mio parere il migliore degli ultimi anni) in un famoso comizio tenutosi nella località balneare definì Triscina "una bomba ecologica" (testuali parole essendo io presente a quella conferenza e comparse puntualmente in prima pagina nella cronaca di Trapani del GDS).

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  • L'affermazione rendeva perfettamente l'idea del grave pericolo per la salute pubblica in conseguenza di possibili infiltrazioni di liquami dai pozzi neri a perdere nelle falde acquifere da cui dovremmo trarre acqua per scopi igienici ed alimentari.

    Il pericolo a distanza di quasi 20 anni da quella affermazione è sempre persistente, forse aggravato. Negli ultimi mesi si è parlato di una fantasmagorica rete fognante che dovrebbe essere realizzata con fondi già disponibili, ma lo scioglimento del comune per mafia ha ovviamente rallentato l'iter burocratico della questione su cui continuo a nutrire forti perplessità.

    La strada che collegava Triscina con Castelvetrano era negli anni 80 pressochè una trazzera, stretta, tortuosa pericolosissima. Non a caso ogni anno puntualmente vi perdeva la vita qualcuno in drammatiche circostanze legate a incidenti stradali.

    Fu anche merito del sottoscritto, dei miei continui articoli, della durissima battaglia fatta in Provincia dal compianto Teleste Pizzo e dai nostri consiglieri comunali di allora (ma fu Teleste Pizzo a battagliare più di tutti), che fu possibile in quegli anni rendere più ampia e confortevole, riasfaltarla con adeguati materiali, almeno nella parte che va dal semaforo a Triscina.

    Poi si è realizzata la cosiddetta circonvallazione che consente di evitare la caotica via del Mediterraneo fino all'uscita di fronte al Lido Selene. In alternativa alle acque dei pozzi, di cui si è sempre sospettato un possibile inquinamento, furono collocati degli enormi silos che venivano periodicamente riforniti d'acqua potabile(?) e dislocati in vari punti della strada centrale. Che fine hanno fatto, non saprei dirvi.

    Infine è arrivata anche l'acqua comunale attraverso una conduttura idrica cui molte abitazioni hanno chiesto ed ottenuto l'allaccio, ma mi risultano continue e frequenti interruzioni nell'erogazione idrica. Ora dopo avervi fatto questa ministoria, si torna a parlare di pozzi neri e pozzi bianchi, di inquinamento, di traffico impazzito, di mancanza di parcheggi, di disservizi di ogni genere a cominciare dai brutti spettacoli di immondizie abbandonate incivilmente per strada, con spiagge sporche da fare letteralmente schifo.

    Ho quasi 67 anni, parlo e denuncio queste cose da almeno una quarantina, ne ho scritto sul Giornale di Sicilia e sulle maggiori testate giornalistiche locali. Da allora non è cambiato quasi nulla! Direi anzi che la situazione è peggiorata ed oggi è letteralmente precipitata!

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