Allo stadio Paolo Marino "visite" pomeridiane di extracomunitari e giovani. Ignorate le recinzioni
del 2017-10-25
Lo stadio Paolo Marino, da quando la Folgore ha cessato di esistere, è diventato un rettangolo di gioco per extracomunitari e giovani che scavalcano pericolosamente le mura di recinzione e calpestano il prato erborso ancora curato da Giuseppe Fichera, impiegato comunale.
Pare che il Commissario abbia revocato il contratto all’ex presidente della Folgore per mancanza di attività agonistica e che sia pronto un bando per l’affidamento della struttura, dove si sono portati anche i frigoriferi, lavatrici e tutto il materiale sportivo lasciando squallidamente vuoti i locali come squallidamente è finita almeno per ora la storia della Folgore, che pare voglia rinascere con una nuova Società a partire dal prossimo anno.
Intanto bisogna evitare che ragazzi entrino in campo e si facciano anche male.