C'era una volta il calcio a Castelvetrano. Ricordando alcuni giocatori folgorini che hanno fatto la storia
di: Giuseppe Mazzotta - del 2018-02-15
Di calcio a Castelvetrano non se ne parla più e questa è una cosa che mi rattrista molto e mi fa tornare alla mente i miei trascorsi di calciatore e la mia iniziazione a questa pratica sportiva anche se avevo iniziato a 14 anni a giocare a Pallavolo (Peppe Mazzotta, Portiere).
Ho iniziato a giocare a calcio fin dall’età di 7 anni, nel periodo in cui noi ragazzi portavamo ancora i pantoloni corti alle ginocchia, anche andando a scuola, (era il 1961) e si giocava con palloni fatti alla meno peggio e scarpe rabberciate, in quegli spazi rubati a terreni pubblici (via xx settembre) o (sutta l’ortu).
Andare a giocare al campo sportivo (gestito dal sig. Ruccione prima e Fichera poi) allora era solo un sogno e dopo 5 o 6 anni di calcio di borgata, con veri piccoli campionati tra le diverse contrade del nostro paese, (io giocavo per la Batìa) arriviamo nel 1968 (l’anno del terremoto) quando io quattordicenne firmai il mio primo cartellino con la società “Edera” di lu ‘zu pino ………..e cosi potei iniziare a giocare nel tanto agognato campo sportivo, dove spesso le domeniche andavo a vedere le partite della Folgore nell’allora Serie D (dove si annoveravano atleti di spessore quali Visentini, Criscuolo (portieri) Vadalà, Riggio, Zampolli (difensori) Ciriesi, Porro, (centrocampisti) Piccioli, Marconi (attaccanti) e tanti altri.
Allora fu il periodo calcistico in cui la nostra città (oltre ad atleti provenienti da fuori) ha sfornato diversi atleti locali di spessore quali Marino, Peppe Gioia, Turiddu Bua, i fratelli Angelo e Peppe Lipido, Salvatore Telari, Giovanni Messana, Luigi Aiello, Baldo Nastasi, Marcello Caradonna, Ruccione, Marzullo, il sottoscritto che fu ceduto a 16 anni nelle giovanili del Palermo in serie A.
Tutti atleti che per emergere abbiamo fatto grandi sacrifici giocando in un campo sportivo, “il Paolo Marino” fatto in terra battuta, che specialmente per noi portieri era come una lastra di pietra e si andava spesso incontro ad infortuni seri anche per gli attaccanti che venivano falciati in corsa dai rispettivi difensori procurandosi escoriazioni varie, (allora non c’era l’espulsione per doppia ammonizione per falli gravi quindi i difensori si dilettavano a….).
Oltre a questi colleghi che hanno dato lustro e prestigio alla gloriosa Folgore facendo vivere ai tifosi castelvetranesi anni di grande calcio semiprofessionistico con promozioni in serie D fatte di spareggi memorabili (ricordo quello con la Massimiliana di Catania) dopo questo periodo c’è ne è stato un altro
di Quando 7 calciatori Castelvetranesi tra il 1981e il 1984
(Peppe Mazzotta, portiere - Pasquale Romano mezz’ala - Baldo Raineri dif. centrale - Peppe Notarnicola Mediano - Andrea Sciacca difensore - Giacomo Villaverde difensore) - Giovanni Messana difensore-allenatore fecero la storia del calcio della Margheritese, portandola dalla Prima categoria ad un passo dalla categoria Interregionale, dove ha militato anche la gloriosa, Folgore. Fa piacere che i tifosi di S. Margherita, incontrandoci ancora oggi, ci ricordano con grande euforia e gioia quegli indimenticabili 3 anni di grande calcio dilettantistico che questo gruppo di calciatori castelvetranesi ha fatto vivere in quel territorio spesso dimenticato da tutti dopo il terremoto del 1968.
Alcune foto di Ino Mangiaracina