Cinque anni fa si spegneva l’orologiaio Giovanni Modica, cultore della storia locale e non solo
di: Pietro Errante - del 2023-04-18
Si spegneva esattamente 5 anni fa un grande personaggio della Castelvetrano “miracolosa”, quella che va dagli anni 60 agli anni 90: il mitico orologiaio Giovanni Modica. Ma definirlo orologiaio è veramente riduttivo, dal momento che fu, è vero, un espertissimo orologiaio, ma anche un cultore della nostra storia locale, un appassionato ricercatore delle nostre tradizioni, un magnifico conoscitore dei nostri usi e costumi, dei monumenti, come la torre della Madrice, di cui andò sempre a manutenere gratuitamente lo splendido orologio della vetta campanaria.
Della storia di Giovanni Modica si occupò anche Vito Marino che così scriveva in ricordo:
“Riparava gli orologi meccanici una volta funzionanti con la “corda”. Per svolgere questo lavoro occorreva molta perizia nel sincronizzare i vari piccolissimi meccanismi a ruote dentate. Fra i pochi orologiai esistenti a Castelvetrano molto noto era il sig. Modica, perché ha svolto questo mestiere sempre nello stesso posto a fianco della statua della Ninfa, ad iniziare dagli anni ’40 e per più di mezzo secolo. Figlio di un altro prestigioso orologiaio, era ammirato per la sua perizia ed onestà nel lavoro. Egli accudiva e riparava anche i grossi orologi campanari delle chiese di Castelvetrano.
Voglio raccontare un aneddoto sulla sua persona che è successo davanti a me: mi trovavo nella sua bottega, mentre un altro cliente, soltanto a titolo di cronaca, raccontava al sig. Modica che moltissimi anni prima aveva lasciato per riparazione al padre, un orologio, che poi non aveva più ritirato.
L’orologiaio allora ha preso una scatola e chiedendo il nome al cliente ha rintracciato l’orologio in discussione, lo ha controllato e, visto che funzionava, l’ha restituito al cliente. Il cliente, rimasto meravigliato, voleva pagare e il sig. Modica ha risposto: “a me non deve niente, se vuole può pagarlo a mio padre” (che era morto già da tempo).”