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L'altalena della discordia. Polemica a distanza Errante - Arciprete Don Leo De Simone

di: Elio Indelicato - del 2014-07-23

Immagine articolo: L'altalena della discordia. Polemica a distanza Errante - Arciprete Don Leo De Simone

L'altalena "della discordia" per disabili donata all’Amministrazione dall’ associazione Liuda, collocata a fianco la Chiesa Madre fa discutere sull’ubicazione, mentre l’Arciprete di Castelvetrano, Don Leo De Simone in una nota manifesta il suo disappunto anche sulla realizzazione della stessa piazza e sul suo utilizzo.

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  • Lo stesso arciprete:”Mi dispiace per Castelvetrano, per la Sicilia, per la nostra cultura e il suo ingente patrimonio artistico che continuiamo a gestire in maniera cronicamente provinciale. Mi spiace dire che Castelvetrano, città che amo perchè vi sono nato e nella quale esercito il mio ministero pastorale, ha poche possibilità di diventare una città con la "c" maiuscola. Ne avrebbe tutte le potenzialità che puntualmente vengono affogate nel provincialismo. Non so se ci rendiamo conto che il Duomo, e non lo dico da Arciprete, è uno dei monumenti più belli e significativi del "500" europeo.

    E' stato prima impantanato nell'impiantito attuale, culturalmente estraneo alla piazza, che ne ha mortificato l'architettura e provocato problemi di umidità ancora irrisolti; adesso gli viene affiancata un'altalena che dal semplice punto di vista estetico è un pugno in un occhio. Mi chiedo: dov'è la Soprintendenza? nel primo e nel secondo caso. Operazioni come queste sarebbero possibili a Firenze, Milano, Roma, Trento...? Ma noi siamo in provincia, e se ne accorgono gli stuoli di turisti che vengono adesso per S. Domenico e per Selinunte.

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  • E il Duomo? io lo sto restaurando all'interno e mi spiace che nessuno mi abbia chiesto un semplice consiglio per la bruttura che è stata affiancata al monumento. E' molto difficile che i "diversamente abili" possano semplicemente raggiungere la piazza. Strutture ludiche come l'altalena vanno sistemate nei giardini, in luoghi più adatti.

    Mi sembra anche che il sistema delle piazze sia inoltre  poco adatto per fare il mercatino in giorno di domenica. Sono scelte di governo che non voglio discutere. Ciò non vuol dire che non possa esprimere la mia opinione. A me il provincialismo non piace. Nonostante la retorica europeista siamo, purtroppo, ai confini dell'impero.

    Anche lo storico Francesco Saverio Calcara condivide con riguardo all’altalena le perplessità :” che manifestai  a suo tempo al Sindaco. Ritengo lodevole l’iniziativa, ma del tutto sbagliato il sito, costituendo, come qualunque altro manufatto stabile una oggettiva offesa al contesto spaziale in cui s’inserisce un monumento d’arte quale la Chiesa Madre.Avevo suggerito l’area verde di piazzale Ungheria.Sono convinto che tali osservazioni saranno recepite dall’Amministrazione, che in tal modo renderà un servizio migliore alla causa dell’integrazione dei disabili”. Anche l’architetto Nino Favara, che plaude l’iniziativa, ritiene inopportuno il sito.

    Questa la replica all’arciprete del Sindaco Felice Errante:” Dispiace apprendere dalla stampa le lagnanze dell’arciprete, senza avere lo stesso ritenuto di avanzarle direttamente al sindaco,ma poco importa a questo punto.La collocazione dell’altalena per disabili in quel sito scaturisce dalla esigenza di poterla monitorare con le telecamere di video sorveglianza, contro i vandalismi dei balordi.

    Se le nostre attività sono tacciate di provincialismo, non sapendo quali, auguro a Don Leo,per il futuro, di proseguire la sua attività pastorale in città più importanti della nostra.

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