• A3 dottor Gianni catalanotto
  • A3 Conad
  • outlet del mobile A3bis fino al 21 marzo
  • A3bis Farmacia Rotolo
  • Farmacia Rotolo Castelvetrano
  • Spazio disponibile R1

Continuano le indagini per l'incendio ai danni di Amodeo. Esperidi e Suvaki tra i beni a questi sequestrati

di: Filippo Siragusa - del 2015-01-22

Immagine articolo: Continuano le indagini per l'incendio ai danni di Amodeo. Esperidi e Suvaki tra i beni a questi sequestrati

Ancora un attentato di stampo mafioso nel territorio di Castelvetrano. Ignoti, nei giorni scorsi hanno preso di mira l’abitazione di campagna della famiglia di Giuseppe Amodeo, imprenditore originario di Alcamo ma  da anni trapiantato a Castelvetrano.

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • L'altro ieri mattina i familiari di Giuseppe Amodeo, tornando dopo alcuni giorni d’assenza nella casa di campagna a Castelvetrano sita nella zona di  via Seggio  attualmente sequestrata e data a loro in custodia, hanno  visto parti dell’abitazione danneggiata dal fuoco appiccato in diverse zone della casa, con metodiche riconducibili alle tipiche intimidazioni di tipo mafioso.

    Sul luogo si sono recati, subito dopo l’allarme lanciato dalla famiglia Amodeo, Vigili del fuoco  e gli uomini del commissariato di Polizia di Castelvetrano .  

  • h7 immobiliare catalanotto
  • Secondo le prime indagini pare che qualcuno, nei giorni scorsi, si sia introdotto nell'abitazione dando fuoco agli arredi della veranda.

    Le fiamme, successivamente, sono arrivate fino al tetto. Si attendo gli esiti dei rilievi di rito, ma la matrice  dolosa sembra essere scontata.  

    Ancora fuoco per intimidire. L’ennesimo gesto aggressivo  compiuto in città, e che si aggiunge  ad altri  atti  simili, come quello  in danno alle attrezzature mediche della clinica dell’imprenditrice, Elena Ferraro  e al ristorante di Selinunte incendiato da ignoti lo scorso novembre, di proprietà di Antonio Pizzo.

    Gli Amodeo, in passato, hanno subito altri atti intimidatori e  che sono stati denunciati alle forze dell’ordine .Giuseppe Amodeo, insieme alla moglie e alle due figlie  gestiscono un albergo nei pressi di Selinunte, anche’esso sequestrato.

    Una vicenda quella dell’imprenditore alcamese che rimane piena di contraddizioni. La direzione investigativa antimafia nel 2013 gli sequestra i beni per un totale di 50 milioni di Euro.

    Secondo gli investigatori i bilanci riguardanti il suo impero economico evidenziavano spese eccessive rispetto ai guadagni apparentemente registrati. Tra i beni posti sotto sequestro figura l'Esperidi Park Hotel di Castelvetrano e il Suvaki village a Pantelleria, oltre a numerose società nei settori dell'edilizia, del turismo, dell'agricoltura.

    Secondo il tribunale Misure di prevenzione di Trapani Amodeo, pur non risultando affiliato all'associazione mafiosa, ne avrebbe subito l’influenza. Il processo è ancora in corso. I fatti recenti, e raccontati  dalle associazioni anti racket dimostrerebbero altro. 

    Giuseppe Amodeo, non solo avrebbe collaborato con gli inquirenti per indagini importanti contro il sistema mafioso ingegnato da Matteo Messina Denaro, ma non si sarebbe piegato ai suoi estorsori, addirittura denunciandoli.

    Altro segnale importante la famiglia Amodeo lo dimostra aderendo alle associazioni antiracket ,a  Libero Futuro in particolare. In una nota, Enrico  Colajanni  coordinatore regionale di Libero Futuro- esprime tutta la solidarietà e vicinanza alla famiglia Amodeo per il vile gesto intimidatorio scoperto ieri.

    Sempre nello stesso documento  l’associazione scrive:” se tutti gli imprenditori onesti avessero un moto d'orgoglio e trovassero il coraggio di denunciare e collaborare con la Magistratura e le Forze dell'ordine gli incendi e le intimidazioni mafiose come quella accaduta alla casa degli Amodeo diminuirebbero drasticamente”.

    Dunque, la famiglia Amodeo da tempo sta dalla parte della legalità ma si ritrova allo stesso tempo, i beni sequestrati  e a subire gravi minacce da parte di ignoti. Nicola Clemenza presidente della  sezione di Castelvetrano di Libero Futuro aggiunge.”

    Un'associazione antiracket che si rispetti deve sempre stare a fianco di tutti coloro che denunciano i mafiosi soprattutto se lo fanno stabilmente e da tempo come hanno fatto gli Amodeo negli ultimi dieci anni. Questo fatto è emerso con chiarezza sia nel procedimento che loro stanno subendo presso il tribunale per le misure di prevenzione”.Anche il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante  ha dato la sua solidarietà  a Giuseppe Amodeo e ai suoi familiari.

    Vuoi essere aggiornato in tempo reale sulle notizie dalla Valle del Belìce? Clicca “Mi piace” su Castelvetranonews.it o seguici su Twitter

    Arredo Gulotta P1