Cannabis: ancora casi di illegalità in attesa della regolamentazione
del 2015-08-27
(ph. blogs.mcclatchydc.com)
Un'operazione di polizia di dimensioni enormi, che ha portato all'arresto di un uomo proprietario di un terreno nel quale sono state rinvenute, nell'arco di una serie di controlli avvenuti a cavallo di luglio e agosto, circa 1.000 piantine di marijuana. Una coltivazione illegale distribuita all'interno di tre differenti serre in un terreno situato in contrada Berbarello, a Marsala.
A condurre l'operazione sono stati proprio i carabinieri di Marsala che, nel corso dell'ultimo sopralluogo, hanno trovato 570 piante di cannabis e circa 25 chili di foglie nascoste all'interno di un garage.
Un episodio di cronaca che riporta a galla la questione dell'illegalità riferita alle droghe leggere, in particolare alla cannabis. Gli episodi di spaccio di questa sostanza sono ormai fuori controllo, in Sicilia così come in tutta Italia. I dati dimostrano che il pugno duro non è la soluzione ideale.
È proprio partendo da questo dato di fatto, ovvero da come la repressione abbia fallito in materia di droghe leggere, che il parlamento nazionale sta lavorando per dar vita ad una legge che regolamenti la cannabis ed il suo utilizzo. Terapeutico ma anche ricreativo.
La proposta di legge è stata sottoscritta da oltre 200 parlamentari bipartisan lo scorso luglio e dopo l'estate dovrebbero esserci sviluppi più concreti.
Gli aspetti più interessanti riguarderebbero il possesso di cannabis, che sarebbe consentito anche per utilizzo ricreativo entro determinati limiti, e la coltivazione. Sarà consentito infatti coltivare in proprio fino ad un massimo di 5 piantine se per utilizzo personale.
Ad oggi la coltivazione della cannabis è consentita, per mezzo dell'impiego dei semi di canapa, solo allo Stato e per finalità terapeutiche.
Se la legge dovesse andare in porto ci sarebbero quindi novità rilevanti.
Un provvedimento di questa portata avrebbe effetti notevoli anche sugli episodi di illegalità come quello che si è registrato a Marsala. Liberalizzare l'utilizzo della cannabis, pur all'interno di paletti ben precisi, è secondo molti la strada migliore per combattere il traffico illegale di droghe leggere.
La Sicilia fa parte tra l'altro delle regioni che già hanno una propria normativa in materia di cannabis per uso medico e che prevedono l'intervento del Servizio Sanitario Nazionale per supportare malati che devono curarsi con farmaci a base di cannabis.
Il passo successivo, ovvero quello di regolamentare possesso e coltivazione per uso ricreativo e medico, potrebbe essere il colpo definitivo al business da sempre nelle mani di mafie e criminalità organizzata.
