S. Ninfa, definita toponomastica cittadina. Intitolata via anche a ex sindaco Borgese
di: Comunicato Stampa - del 2016-05-14
Erano le ultime zone della città le cui vie erano prive di denominazione. Per la precisione le zone di più recente urbanizzazione. Adesso, ultimato il lungo iter che la legge prevede per la toponomastica, sono stati affissi i cartelli con i nomi.
Le strade delle contrade Magazzinazzi, Granozzi e Ferro e quelle della zona degli insediamenti produttivi di contrada Santissimo possono ora fregiarsi di un nome che le contraddistingue. Il percorso era stato avviato nel 2012, con le riunioni della commissione Toponomastica che aveva individuato cinquanta nomi da attribuire alle vie e alle piazze ancora senza intestazione.
Ne era seguita una delibera della Giunta che recepiva le proposte e poi l'autorizzazione prefettizia per i nomi dei deceduti da meno di dieci anni. L'attuale amministrazione, infine, ha dato mandato all'Ufficio tecnico di acquistare e collocare le targhe.
Tra i nomi spiccano quelli di alcune vittime di mafia, da Rita Atria a Peppino Impastato, da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino, da Rosario Livatino a Libero Grassi, da don Pino Puglisi a Giuseppe Fava; di scrittori come Leonardo Sciascia, Federico De Roberto, Gesualdo Bufalino, Primo Levi; di poeti quali Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Lucio Piccolo, Ignazio Buttitta; di politici, tra cui Sandro Pertini e Nilde Jotti; e di ex sindaci come Antonino Borgese (primo sindaco del dopoguerra) e Luigi Ciulla.