Bamboccioni, voucher e crisi economica. C'era una volta il vero "Primo maggio"
di: Francesca Mandina - del 2017-05-02
Buongiorno Italia, era un primo Maggio di festa, un primo maggio che si batteva per il lavoro, tempo in cui la politica era veramente vicina ai cittadini e si pensava al lavoro che dava dignità all'uomo. Adesso il Ministro Poletti e il suo governo dicono che è tutto diverso e che il mercato del lavoro è cambiato.
Ma perchè non si scervellano a sperimentare nuove e serie condizioni per far entrare i nostri figli in questo mercato del lavoro che cambia ed è sempre più accelerato?
Dare occupazioni, ma soprattutto aspirazioni, riformare e modernizzare questo lavoro. Ricerca e investimento sono auspicabili. E non si dimentichi Poletti di dare stabilità e soprattutto tutele.
Un tempo lavorare ad uno sportello bancario era ottimo, adesso si fa tutto on line. E' vero cambia il sistema. Purtroppo il lavoro non c'è e adesso si preferiscono voucher, contratti a chiamata, lavori a progetto, a partita IVA.
Bisogna combattere la precarietà e dare stipendi stabili. E poi è importante creare fiducia. I nostri figli vogliono risposte e non si sentono sicuri .Vorrebbero indirizzarsi da qualche parte, mettere su famiglia, concretizzare la loro vita.
Ieri ascoltavo alla tivù che in Italia il 70% dei figli non escono più da casa non perchè sono fannulloni, ma perchè non hanno indipendenza economica, si sentono frustati e le loro aspettative di vita vengono negate.
Bisogna affrontare il tema perche è un problema serio. I figli, cari politici, subiscono tante mortificazioni fateci un piacere, non chiamateli " bamboccioni". Politici fate e fate di più, valorizzate le persone.
E allora Ieri 1 maggio, oggi 2 maggio e gli altri giorni a seguire il governo faccia le politiche attive, pensi alla crescita che non c'è più e a stabilizzare il lavoro e, sopratutto al Sud, pensi ad eliminare la disoccupazione. Un tempo sì che era "il primo maggio" e si viveva la festa .