Un "attenuatore" per contrastare l'erosione delle coste? Ecco una interessante scoperta
del 2017-02-22
Sempre più spesso assistiamo a fenomeni di erosione delle nostre spiagge e dei nostri litorali. Correnti, maree, moti ondosi e tempeste sottopongono i territori costieri a continui cambiamenti, che si evidenziano con nuovi assestamenti della linea di riva e con superfici territoriali sommerse dal mare.
Nonostante i numerosi interventi di conservazione e ripristino dei litorali, le spiagge hanno continuato e continuano tuttora a perdere superficie. Tale fenomeno riguarda naturalmente anche lo nostre spiagge.
Nel corso degli anni diverse sono state le tecniche utilizzate a difesa delle coste. Una di queste tecniche prevede l’utilizzo degli attenuatori d’onda.
Dopo una cinquantina d’anni dai primi studi, il 20 Gennaio 2017 è stato messo in acqua il modello in scala 1/10 di un attenuatore d’onda che nel suo piccolo sembrerebbe, stante alcuni commenti, aver funzionato egregiamente.
Ma cos’è l’attenuatore d’onda? E’ una barriera di prossimità dell’arenile, una cosiddetta “barriera di aderenza” che preserverebbe la spiaggia dall’erosione e permetterebbe, nel contempo, il ripascimento dell’area con un notevole apporto di nuovo materiale. Insomma, l’attenuatore d’onda non solo proteggerebbe la spiaggia dall’erosione ma crea nuova disponibilità di sabbia utilizzabile.
Non solo. La sua configurazione ne permetterebbe l’utilizzo anche come “passerella” sulla quale poter installare illuminazione con pannelli fotovoltaici piuttosto che strumentazioni scientifiche come sensori meteomarini oppure rilevatori di inquinamento. Il modulo, da 5.8 Ton, non è invasivo e verrebbe realizzato con una miscela speciale di calcestruzzo e fibre di resina.
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