A 7 anni tra curve, velocità e kart. Storia di Stefano Margiotta, baby pilota campobellese

Ci sono passioni sportive che si tramandano di generazione in generazione, di padre in figlio e da nonno a nipote. Questo è il caso del grande amore per le corse automobilistiche che pulsa nel giovanissimo Stefano Margiotta, 7 anni, compiuti lo scorso luglio.

Stefano e prima ancora suo padre Gaspare devono la loro passione per le corse alla figura del nonno paterno Stefano che, negli anni ’60, prende parte da navigatore alle prime edizioni storiche della 12 Ore Notturna di Campobello di Mazara, fino a vincerne, da pilota, l’edizione del 1984.

Salve Gaspare, una passione familiare per le corse automobilistiche che si tramanda da generazioni….

Si, più o meno dalla seconda metà degli anni ’60, epoca in cui mio padre, Stefano Margiotta “Senior” appena ventenne, prende parte da navigatore alle prime edizioni storiche della 12 Ore Notturna di Campobello di Mazara, fino a vincerne, da pilota, l’edizione del 1984.

Essendo cresciuti in questa realtà fortemente legata al mondo delle corse automobilistiche, è stato quasi naturale ereditare fin da piccoli la passione per i motori trasmessa da nostro padre.

Nell’ordine: io, mio fratello Nino e adesso l’ultimo nato in casa Margiotta, il piccolo Stefano “Junior”.

A che età ha iniziato il piccolo Stefano ad interessarsi alle corse?

A 5 anni e mezzo! Vide per la prima volta un kart in televisione e, dopo avermi sottoposto alle innumerevoli domande di rito tipiche dei bimbi della sua età (cosa sono, a cosa servono, quanto e se sono veloci ecc.), ad un certo punto mi chiese: «Babbo, ma io posso guidarli?» … Risposta: «beh, si potrebbe provare!».

Ovviamente, il primo fine settimana utile siamo stati in pista per una prova a bordo di un baby kart 4 tempi in noleggio e, da allora, non si è più fermato.

Adesso che tipo di preparazione segue?

Fin da subito, io e mia moglie Irene abbiamo voluto che Stefano crescesse sosprattutto sportivamente seguendo il giusto percorso “didattico”.

Con questo spirito ha iniziato a muovere i primi passi all’interno della Karting School Birel ART, un format ideato dalla Birel ART (azienda leader nel settore karting mondiale con sede a Monza), grazie alla collaborazione e l’impeccabile professionalità di Sabino De Castro, figlio d’arte e pilota professionista di grande esperienza impegnato nelle maggiori serie del Motorsport.

Dopo i primi test d’ingresso a Cinisello Balsamo (su circuito indoor), a luglio dell’anno scorso ha preso parte al corso avanzato di quattro giornate continuative presso il paddock dell’Autodromo di Monza.

Esperienze in gara? … Obiettivi?

Avendo completato il corso avanzato, lo scorso 20 marzo ha avuto la possibilità di partecipare come entry level alla prima “simulazione di gara” del programma propedeutico Easy Training svoltasi sul Circuito Internazionale di Siena in occasione del 1° round del trofeo di marca Easykart.

Si tratta di un’altra iniziativa voluta e promossa da Birel ART per dare la possibilità ai giovani piloti con almeno 6 anni compiuti, di acquisire i primi rudimenti di pista mediante l’impiego di un kart specificatamente progettato, misurandosi “alla pari” nel contesto di un vero week end di gara … filosofia che assieme a mia moglie abbiamo da sempre sposato in pieno.

Con l’obiettivo di seguire tutti gli eventi Easy Training 2016, a partire dal 2° round ha preso parte agli eventi di Cervia (RA), Lignano Sabbiadoro (UD) e Lonato del Garda (BS), seguito in pista da Roberto “Roby” Baroni, decano storico del paddock Easykart fin dalla sua istituzione, che ha curato personalmente l’assetto tecnico del suo kart assieme alla consueta presenza di Sabino De Castro in qualità di responsabile della Karting School.

Trascorsa la pausa estiva, il programma prevede l’ultimo round prima della finale internazionale ad ottobre, entrambi sul Circuito 7 Laghi di Castelletto di Branduzzo (PV).

Lei da padre lo segue sempre. Che consigli gli da?

Beh, da quella prova con il kart in noleggio ad oggi, non credo di essermi mai perso un solo giro … e nei week end liberi da impegni con la karting school, non perdo l’occasione per scendere in pista con lui ed aiutarlo a mantenere l’allenamento.

Da padre, l’unico obiettivo che al momento mi sono posto è quello di trasferirgli la tessa educazione sportiva che ho ricevuto fin da piccolo: rispetto assoluto dei regolamenti, delle regole in pista, degli avversari e del mezzo meccanico.

Prima di abbassare la visiera del casco abbiamo dei piccoli rituali estremamente nostri, ma l’unico consiglio, se così vogliamo definirlo, che gli do prima di scendere in pista è sempre lo stesso: «divertiti!».

Da che età si possono capire le potenzialità reali?

Qui mi sa che avrei bisogno del suo istruttore per una risposta esaustiva!!

Ad ogni modo, credo sia decisamente prematuro al momento riuscire ad apprezzarne le reali potenzialità.

Tuttavia, l’impegno con il quale Stefano sta affrontando quest’importante fase della sua crescita sportiva, rappresenta a mio avviso la giusta base di partenza per un graduale e adeguato accesso alle successive classi agonistiche.

La redazione ha scambiato qualche battuta anche con il piccolo Stefano al quale facciamo un grosso in bocca al lupo affinché possano realizzarsi tutti i suoi sogni.

Ciao Stefano, cosa provi nel guidare?

Mi piace guidare il kart perché mi da tante emozioni.

Quanto dura una prova?

Circa 12 minuti.

Il tuo sogno?

Vincere una gara!

Il tuo pilota preferito?

Sebastian Vettel

Come ti prepari per le gare, ti alleni?

Si, nuoto tutte le settimane.

Ci  racconti qualche episodio che ti ha emozionato?

Salire sul podio del Circuito Internazionale di Monza per le premiazioni di fine corso!