La Folgore "asfalta" il Raffadali con 5 goal. Pubblico in visibilio

La Folgore, con le doppiette siglate dai suoi argentini Pavone e D’Amico e il gol nel finale di Carovana,  stende la capolista Raffadali, fino ad oggi ancora imbattuta in campionato. Partita entusiasmante dei rossoneri che, di fronte ad un numerosissimo pubblico, annientano la capolista con 5 gol e la raggiungono in vetta alla classifica. Gli uomini di Mimmo Bellomo hanno giocato una grande gara, quasi perfetta.

I rossoneri partono subito forte e dopo 11 minuti sono già avanti 2 a 0.  Al 5’ fugge sulla sinistra, sul filo del fuorigioco, l’ottimo Morici che pennella al centro dove D’Amico, come aveva fatto la scorsa domenica, non si fa pregare ed insacca. Passano pochi minuti e si ripete il copione: all’11’ è lo stesso D’Amico che semina gli avversari sulla fascia sinistra, appoggio al centro per il connazionale Pavone che raddoppia tra l’entusiasmo degli spettatori.

Il Raffadali resta tramortito dal doppio vantaggio dei locali e solo al 23’ si rende pericoloso con Tarantino, ma Montagna si distende bene. La Folgore non lascia mai l’iniziativa agli avversari, che guadagnano solo qualche calcio d’angolo, e nel finale di tempo sciupa prima con Campione, uno dei migliori in campo, e poi con Turano. 

Nel secondo tempo  il Rafaddali entra in campo con un altro spirito e cerca di riaprire la gara ma la difesa della Folgore con Pizzitola e Bonino è blindata.  Al 17’ arriva la rete che chiude la gara per merito di Campione che si incunea sulla destra, cross perfetto e stacco di testa di Pavone per il tre a zero. 

Al 23’ sussulto del Raffadali che accorcia con Falsone bravo ad anticipare Montagna su imbeccata dell’ex De Maria.  I folgorini non si disuniscono e trovano ancora il gol con il giovane argentino D’Amico che riprende la corta respinta del portiere ospite su una “bomba” di Bonino su punizione. Partita finita o quasi perché Campione sette polmoni ,ancora lui, si invola sulla fascia destra e viene atterrato in area. L’ottimo arbitro piemontese decreta il rigore che Carovana, entrato nel finale per Pavone, trasforma.