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Donnarumma, Higuaín e gli altri ‘traditori’

di: Luca Beni - del 2017-06-21

In foto: Donnarumma

Nel calcio moderno non c’è spazio per i sentimenti. È un fatto assodato. L’ultima riprova di questa tendenza è il rifiuto da parte di Gianluigi Donnarumma, ‘consigliato’ dal suo procuratore Mino Raiola, di accettare il nuovo contratto con il Milan. Il contratto in questione, un quinquennale da 5 milioni netti l’anno, era sicuramente un’offerta allettante per un calciatore di appena 18 anni, con davanti a sé una vita per ottenere nuovi stimoli e offerte di ingaggio ancora più elevate. Eppure, nonostante egli stesso avesse dichiarato da sempre il suo amore per la maglia del Milan, il giovane di Castellammare di Stabia non se l’è sentita di vincolarsi a lungo termine al club rossonero.

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  • Per adesso tutte queste polemiche non sembrano aver inciso sul suo rendimento, tanto che la nazionale Under 21, tra le favorite secondo i pronostici delle scommesse sportive per la vittoria degli Europei in Polonia, ha vinto il match di debutto contro la Danimarca per 2-0. Tuttavia nello stadio di Cracovia, dietro la posta difesa da Donnarumma, è comparso uno striscione, poi rimosso, su cui era scritto "Dollarumma". In campo, inoltre, sono stati lanciati dei dollari finti.

    Ma questo rappresenta solamente l’ultimo caso di “tradimento”, visto dal punto di vista dei tifosi, da parte di un potenziale simbolo di un club. Oggi che il calcio è controllato dai procuratori, dei quali Raiola è il più influente insieme a Jorge Mendes, quello di Cristiano Ronaldo, per intenderci, questi cambi repentini di umore e di maglia sono sempre più frequenti.

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  • GLI ALTRI TRADIMENTI ECCELLENTI

    Prima del caso Donnarumma c’è stato, infatti, quello di Gonzalo Higuain. Il centravanti argentino classe ‘87, che aveva appena scritto il proprio nome nella storia della Serie A al segnare 36 gol in una stagione, record assoluto, l’estate scorsa decise di lasciare il Napoli per la Juventus. L’atto fu definito come un vero e proprio tradimento da parte dei tifosi partenopei, che vedono nella Juventus il rivale più acerrimo da sempre e non digerirono la scelta dell’argentino di passare in bianconero. In quel caso fu decisivo non solamente il progetto della Juventus, di maggiori aspirazioni internazionali, ma anche il pagamento della clausola rescissoria pari a 90 milioni.

    Prima di lui, ben 26 anni prima, un altro calciatore fu etichettato come traditore per essere passato alla Juventus. Stiamo parlando di Roberto Baggio, che dopo il mondiale del ‘90 lasciò la Fiorentina per accasarsi con la Vecchia Signora. E siccome in Italia chi non tifa Juve di conseguenza la odia, anche i sostenitori della Viola ebbero molto da ridire sul passaggio del Divin Codino al nemico giurato. All’epoca non esistevano i social network e la comunicazione era meno fluida di adesso, ma le manifestazioni contro quel trasferimento furono comunque variopinte.

    ANCHE ALL’ESTERO SUCCEDE

    Se ci trasferiamo invece all’estero, possiamo registrare due casi particolari, quello di Carlos Tevez in Inghilterra e quello di Manuel Neuer in Germania. Nel primo caso, l’argentino ebbe l’ardire di lasciare il Manchester United per passare al City, l’eterno rivale cittadino da sempre secondo ma che in quel momento iniziava un’ascesa economica che prevedeva ricchi contratti e un futuro da grande d’Europa. Neuer, invece, intraprese il percorso che più o meno tutti i grandi calciatori tedeschi percorrono, ossia quello che porta al Bayern Monaco, la società più prestigiosa e forte di Germania. Il suo acquisto fu ufficializzato nell’estate 2011, dopo che egli stesso decise di non rinnovare il contratto con lo Shalke 04, la squadra che lo aveva fatto crescere e che lo sentiva come un figlio. Il suo caso è quello che più assomiglia a quello di Donnarumma, e non solo per il ruolo di portiere che condividono ma anche per il fatto di aver lasciato il club dove erano cresciuti rifiutando il nuovo contratto.

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