Consiglio Comunale di CVetrano. Ecco chi ci sarà e chi potrebbe farne parte. Decisivo sarà il ballottaggio
del 2019-05-02
Castelvetrano tornerà alle urne. Il 2° turno delle amministrative, ovvero il ballottaggio, si terrà domenica 12 maggio. La competizione elettorale con ben 6 candidati sindaci, ha visto un testa a testa tra Alfano e Martire, con uno scarto di soli 272 voti, simbolo del travaglio e della spaccatura dei castelvetranesi, tra il cambiamento e le facce nuove senza alcun "apparato" politico con esperienza dietro, e l'affidarsi all'esperienza di chi è già stato nella stanza dei bottoni di Palazzo Pignatelli e potrebbe guidare anche volti nuovi.
Calogero Martire, sostenuto da due liste, era dato per favorito nei pronostici per arrivare al ballottagio, in base proprio al sostegno di due liste civiche "Ricominciamo insieme" e "Obiettivo città", a differenza di tutti gli altri candidati alla guida di una sola lista.
Ora è momento di pensare ad eventuali apparentamenti, che potranno avvenire entro domenica 5 maggio. La redazione di Castelvetranonews ha ipotizzato e analizzato eventuali scenari di composizione del consiglio comunale, che ovviamente non corrisponderanno alla perfezione al risultato post ballottaggio.
In una prima analisi, considerato che a Palazzo Pignatelli siederà anche il candidato sindaco sconfitto al secondo turno, il consiglio comunale dovrebbe essere composto più o meno in questo modo, lasciando scoperti 4 seggi: Lista "Insieme si può" con due big della politica castelvetranese, Rosy Milazzo e Ninni Vaccara; lista "Legalmente" con Gaspare Raineri; lista "Ricominciamo insieme" con Casablanca Francesco, Maddalena Venezia, Rizzuto Lorenzo; lista "Obiettivo città" con la più votata Vincenza Viola, l'ex assessore Stuppia Salvatore, Giuseppe Curiale, Accardi Mariella; per il M5S, Angela Mandina, Cirrincione Patrick, Foscari Filippo, Cappadonna Manuela, Maltese Ignazio, Craparotta Marcello Giovanni, per la lista di sinistra a sostegno di Calamia, lo stesso candidato sindaco, l'ex consigliere Monica Di Bella, il segretario PD Marco Campagna; per "Fratelli d'Italia" Abrignani Angelina.
Il M5S, secondo il suo regolamento interno non può fare apparentamenti, tanto che il candidato sindaco Alfano ha lanciato la sfida a Martire, affinchè non si apparenti e si lotti nella competizione del ballottaggio ad armi pari. Ma, fino a domenica 5 maggio, ci sarà possibilità di mediare e al momento non si sa con certezza cosa potrà succedere.
Consideriamo, una ipotesi di apparentamento, che si rifà a quello che sembrava essere uno scenario plausibile, nella fase di formazione delle liste, sebbene dalle dichiarazioni attuali di Pasquale Calamia sembri essere lontano un appoggio simile. L'assetto del consiglio comunale Martire+Calamia (terzo candidato sindaco più votato) potrebbe essere ben diverso, portando anche ad un eventuale premio di maggioranza alla coalizione, quindi 14 scranni a Palazzo Pignatelli, e un governo con una maggioranza fatta da due anime con all'opposizione una costola dura di 6 consiglieri del M5S, più gli altri.
Un apparentamento invece, con uno degli altri 3 candidati sindaci o con più di loro, potrebbe portare Martire alla vittoria ma ad un non facile governo verosimilmente per la città. Si tratta di anime politiche diverse tra loro, seppur bisogna pensare che non è detto che si ricorra ad apparentamenti.
E' infatti aperta una competizione elettorale che sulla base delle nostre interviste ai due sfidanti candidati sindaci, Alfano e Martire, condotte dal direttore Avv. Elio Indelicato, è tutta da definire. Toni neutri, democratici, si susseguono in questi momenti di pre rush finale, in cui veramente Castelvetrano si gioca il suo futuro. Non si può certamente dimenticare la forte tendenza all'astensionismo manifestatasi, e che questa partita sia ancora tutta da giocare. 272 voti di scarto sono pochi per fare pronostici.
