Il Partito Democratico a Castelvetrano c'è ancora? Lettera aperta di un militante e Fondatore

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Gaspare Aiello, il quale esprime dubbi e perplessità in merito all’atteggiamento e agli ultimi risvolti, in vista delle amministrative, del Partito Democratico, a Castelvetrano:

"Finalmente il PD locale, dopo tanti tentennamenti e sedute fiume che hanno impegnato la Direzione Comunale, ha deciso di candidare il Dr. Gianni Pompeo a sindaco della città in vista delle elezioni della prossima primavera.

A molti anche dentro il partito, la designazione non è proprio piaciuta più di tanto visto il variegato percorso politico del prescelto nel corso degli anni (Patto Segni, Elefantino, Forza Italia, CCD, CDU) ma il dado come si diceva è stato tratto. Non c’è dubbio che siffatta scelta ha provocato più di un mal di pancia soprattutto per due ordini di motivi:

- L’abdicazione del partito e delle sue articolazioni interne alla propria identità come se in tutti questi anni (ben sette!!!!) un’intera classe dirigente comprendente Consiglieri Comunali, Sindaci in pectore e Responsabili a livello provinciale fosse impegnata in tutt’altre faccende se non quelle di occupare scranni e cadreghe soltanto e solamente fini a se stessi;

- Riconoscere ruoli e posizioni di preminenza, pur nel rispetto dell’eventuale merito del designato, nei confronti di chi, sino a qualche anno fa, veniva additato come il nostro più ostile competitor non è facile da digerire.

A tal proposito come dimenticare la celebrazione di un referendum popolare promosso qualche anno fa dalla formazione politica “La Margherita” ( coordinatore cittadino l’amico Giorgio D’Antoni, consiglieri comunali: Paolo Calcara e Filippo Pacino) assieme ai DS, socialisti democratici, Comunisti Italiani e rifondazione comunista in merito alla costruzione di uffici comunali in C/da Giallonghi, scelte allora messe in atto dal Sindaco Pompeo e che per molti di noi, Monica Di Bella e Marco Campagna compresi, apparivano oltremodo svantaggiate per molti nostri concittadini privi di mezzi di di trasporto.

Delle due l'una:

- O il dr. Pompeo, una volta eletto sindaco, folgorato sulla via di Damasco riveda l’utilizzo degli uffici comunali di C/da Giallonghi, visto che ormai gli edifici non possono essere più demoliti

- O noi della fu Margherita, ora PD siamo entrati in un serio stato confusionale dal quale sarebbe auspicabile uscire al più presto.

Altra chiosa visto che lo stato confusionale permane. Altri, come il Dr. Pompeo, erano approdati, in vista delle prossime consultazioni, dentro il PD prendendone addirittura la tessera e disposti pure a ricoprire la carica di sindaco ricorrendo anche alle tanto acclamate Elezioni Primarie ( Festa della Democrazia: testuali parole spese dal segretario provinciale per quelle svoltesi qualche settimana fa a Erice) e tanto per non far nomi come l’imprenditore olivicolo Francesco Lombardo, già anni fa presidente del consiglio comunale ed anche assessore.

Come mai in presenza di più candidati non si è tenuto conto dello statuto che appunto prevede le già citate Primarie? Nel comunicato di presentazione del Dr. Pompeo la direzione comunale si trincera dietro una laconica  “presa d’atto che non c’erano le condizioni”  perché entrambi iscritti al PD.

E allora quando Renzi e Bersani si sono sfidati erano Marziani??????????? Quindi niente Festa della Democrazia a Castelvetrano!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Auguri Partito Democratico e che Iddio te la mandi buona".  

Fondatore e militante, Profondamente deluso

Gaspare Aiello