Perricone risponde a Bertolino: "Era l'agente infiltrato nella nostra coalizione"
di: Comunicato Stampa - del 2017-03-23
Arriva la replica di Luciano Perricone alle parole di Tommaso Bertolino (clicca qui per leggere l'articolo)
Leggendo la nota diramata alla stampa dal signor Tommaso Bertolino non riesco a trovare parole diverse se non quelle di manifestare il disappunto che ho provato nel leggere le parole dello stesso che, fino alla sera di martedì 21 marzo era seduto al tavolo della coalizione, intento a fornire proposte programmatiche per la composizione di quel programma condiviso che questa coalizione ha deciso di stilare per presentarlo al giudizio dei cittadini.
Come si possa accusare qualcuno di mettere in scena delle “farse e sceneggiate” quando lui per primo per settimane ha rivestito, evidentemente su mandato di qualcuno, il ruolo di agente infiltrato nella nostra coalizione, per rivelare non si sa cosa visto che i nostri incontri sono sempre stati finalizzati all’allestimento di un programma e di liste di candidati che possano proporsi per guidare questa città.
Tanti sono stati i segnali che lo stesso, e qualche suo familiare, hanno lanciato in queste settimane, sia dai social network che nelle pubbliche piazze, ma da persona corretta non ho voluto credere che il bronzismo facciale di questo signore raggiungesse questi livelli. Ho preferito derubricarli in normali malesseri, che possono starci nella logica del democratico confronto, proprio perché nessuno ha voluto imporre nulla, ma tutte le decisioni sono state frutto di articolati dibattiti.
Non ho voluto credere al dolo nemmeno quando lo stesso Bertolino, già nel corso della convention del 5 marzo u.s., aveva pubblicato sui social alcuni salaci commenti, denotando una mancanza di educazione, di garbo e di rispetto per tutti coloro che stavano partecipando attivamente ai lavori congressuali. Non ho voluto credere al dolo nemmeno quando, da più parti, mi veniva riferito dei continui contatti e degli incontri che lo stesso avrebbe avuto con i leader di tutte le coalizioni avverse.
Non voglio tornare sull’argomento della convention, perché già ampiamente dibattuto, e perché mi sorge il dubbio che tanto livore che promana dall’avversa coalizione sia lo specchio fedele di come altri invochino scelte democratiche e partecipate, per poi decidere in qualche stanza dei bottoni all’Ars, mentre la nostra coalizione ha scritto una pagina di democrazia partecipata che mai si era vista nella nostra città.
Sulle critiche rivolte al Sindaco Errante, che ritengo ingenerose, intendo precisare che lo stesso con la solita lealtà ed onestà intellettuale che lo hanno contraddistinto, le aveva già pubblicamente rappresentate.
Questa città ha piene le tasche di politici incapaci di essere leali, incapaci di essere propositivi, incapaci di rimboccarsi le maniche per lavorare e capaci solo di salire su un piedistallo, dall’alto di una presunta superiore intelligenza, e pronti a pontificare e criticare.
Viviamo una situazione talmente difficile che la stessa dovrebbe stimolare tutti coloro che a parole dicono di amare la città, ad operare per la sua rinascita. Mi hanno insegnato che non si può costruire compilando liste sulle presunte inefficienze altrui o attizzando il fuoco dell’odio, accusando gli altri di populismo, è tempo di lavorare per ridare slancio e vigore al nostro territorio.
Una sola cosa mi consola, sapere che un personaggio come il signor Bertolino, che nei fatti ha dimostrato di essere quanto più distante ci possa essere dal mio modo di operare, da oggi andrà altrove assecondando, così e finalmente, i desideri del suo referente politico provinciale.