Emergenza sovraffollamento al canile di Castelvetrano. Poche adozioni e tanto lavoro per i volontari

Emergenza canile a Castelvetrano per sovraffollamento. Sono 68 i cani attualmente trattenuti all’interno dei 25 box del rifugio sanitario di via Errante Vecchia. Diminuite di molto le adozioni. Una situazione ogni giorno più difficile, dove l’emergenza è diventata quotidianità, mitigata dall’opera meritoria dei volontari.

Anna Calderone delegata provinciale dell’Oipa spiega lo stress anche degli animali costretti a convivere in ambienti stretti. La stessa precisa che: "le cause sono molteplici a cominciare dal fatto che essendo stati prima dell’estate portati dei cuccioli, questi adesso sono diventati grandi e non si possono mettere sul territorio, a differenza di quelli catturati nella strada che devono per legge essere rimessi sul territorio.

Abbiamo inoltre poche richieste dei adozione e animali incidentati che non si possono rimettere sul territorio”. Una situazione difficile da gestire in un ambiante che dovrebbe essere allargato per diventare più fruibile per gli animali.

Qualche anno fa iniziarono i lavori di allargamento del canile, che il Commissario ha poi scoperto impossibili da completare, in quanto, la distanza dalla struttura al vicino depuratore comunale era incompatibile anche per la presenza di zanzare e insetti vari che avrebbero potuto attaccare i cani. Così i lavori furono sospesi.

Lo stesso Commissario Salvatore Caccamo tempo fa aveva dichiarato che si stavano studiando delle soluzioni alternative quali ad esempio il ricovero degli animali in qualche capiente struttura confiscata alla mafia.

E nell’attesa il Comune di Castelvetrano avrebbe prorogato un contratto con la Viardi Service di Sambuca per il ricovero degli animali e per l’accalappiamento di cani aggressivi. Per quelli incidentati invece ci pensano le Associazioni di volontariato.

In tutta questa situazione diventa difficile fare aumentare la microcippatura e la sterilizzazione degli stessi cani, visto che il canile è saturo e non è possibile ricoverare altri animali. Anche la Viardi Service  o perché probabilmente creditrice di parecchi soldini o per affollamento non intende ricoverare altri cani nella sua struttura.

Questa la normale situazione del canile municipale di Castelvetrano, che sa molto di “straordinario”, ma che comunque sopravvive. Le volontarie non si stancano di lanciare appelli anche a livello nazionale, per l’adozione di cani e per il loro trasferimento in una casa familiare dove troverebbero l’amore delle persone di cui hanno bisogno.

C’è chi continua giornalmente e con amore a portare da mangiare ai cani anche nelle periferie che lì stazionano, uno per tutti Enzo Napoli.