Partanna, giovane 30enne aggredita da tre cani. Necessarie le cure in Ospedale

Morsa al ginocchio da tre cani, costretta a ricorrere alle cure dei sanitari, si salva per l’arrivo di una vicina di casa. Brutta avventura per una donna di Partanna .T.L  di 30 anni che accerchiata da tre cani di media taglia di colore marrone nella via Carlo Frasca intorno alle 17,30, in contrada Camarro è stata morsa ed è finita a terra con una sospetta lesione alla mano e trasportata al Pronto Soccorso di Castelvetrano.

La donna pare si sia già rivolta ad un legale per il risarcimento danni anche del suo telefonino andato in frantumi a seguito della caduta. Un branco di cani da settimane staziona in contrada Camarro a Partanna e la gente ha molta paura. Le segnalazioni sono arrivate in Redazione da parte di anziani accerchiati da questi cani apparentemente mansueti, ma che improvvisamente iniziano a correre in una o in un’altra direzione.

C’è chi fa anche dello sport e sono quei giovani e meno giovani che amano correre a piedi o con la bici che lamentano la presenza di questi cani che dovrebbero essere circa dieci. Una donna che si trovava sul cavalcavia ha vissuto momenti di grande paura perché si è trovata accerchiata dal branco: ”Mi sono bloccata per la paura ed istintivamente fermata”. Poi il rumore del clacson di un automobilista, che ha visto la scena di paura della donna ha fatto allontanare gli animali.

A Partanna non è la prima volta che si verificano episodi di aggressione da parte di cani, i quali hanno portato l’Amministrazione comunale a dovere addivenire a delle transazioni con le persone aggredite pur di evitare di andare davanti al Giudice.

Il sindaco Nicola Catania tranquillizza: ”Manderò gli impiegati a verificare quanto mi viene riferito. Posso dire che si tratta di cani del territorio, microcippati nel nostro canile, che sappiamo essere mansueti. Effettuerò le opportune verifiche e provvederemo di conseguenza ad accalappiare quelli eventualmente mordaci”.

A Partanna sulla strada che porta a Montevago nel 2014 è stato realizzato un rifugio sanitario che poi è diventato di recente canile, il quale può contenere circa ottanta animali, seguiti dal veterinario dell’Asp che effettua le sterilizzazioni la microcippatura e come prevede la legge c’è anche una sala operatoria.

La struttura è gestita da due dipendenti del Comune, mentre il servizio di accalappiamento è stato esternalizzato ad una ditta di fuori.

A Castelvetrano la situazione randagismo viene a stento tenuta sotto controllo da parte soprattutto delle associazioni di volontariato che intervengono anche nel caso di cani incidentati. I cani mordaci che si aggirano all’interno prevalentemente nelle periferie, dove trovano molto da mangiare per la presenza di immondizia, vengono accalappiati dalla Ditta Viardi di Sambuca, che ospita presso la struttura agrigentina circa cento cani di Castelvetrano, con costi notevoli per le casse comunali.

Il canile comunale di via Errante è già saturo da tempo e molti cani cresciuti all’interno del canile non possono essere rimessi sul territorio come prevede la legge regionale in materia. Purtroppo le adozioni vanno molto a rilento e l’unica soluzione sarebbe quella di spostare il canile in un'altra struttura più capiente.

Nella foto i cani che hanno aggredito la donna.