Passaggi di proprietà e pochi metri di corda dietro la morte del cavallo. Ecco come sono andati i fatti

Ha fatto una fine “poco nobile” il cavallo razza London, morto tra stenti attaccato ad una corda nella campagne di Castelvetrano. Adesso parte la denuncia per presunti maltrattamenti per il suo proprietario  R.G un allevatore di 67 anni di Castelvetrano.

Eppure il suo primo padrone fu un nobile palermitano di Santa Flavia che 19 anni fa, acquistò il famoso cavallo dal mantello baio. Poi il nobile, dopo averlo denunciato alle competente Autorità, lo cedette nel 2012 a tale B.G di Partanna che pare in un primo tempo avesse deciso di portarlo alla macellazione. Poi altri tre passaggi di proprietà non trascritti fino a quando qualche settimana fa il povero animale è stato trovato a terra attaccato ad una corda ad un albero, denutrito e in fin di vita.

Fu una signora a trovarlo in contrada Strasatto vicino alla sua abitazione, la quale chiamò subito i Vigili Urbani che allertarono il veterinario dell’Asp, ma nonostante la velocità dell’intervento il cavallo morì.

Dalla relazione del medico si evinse che il cavallo era da giorni attaccato a quella corda e si profilò subito una ipotesi di maltrattamento di animale. Le indagini condotte dai Vigili Urbani hanno portato all’individuazione dell’allevatore, che pare non abbia saputo dare delle spiegazioni convincenti. I verbali verranno portati a conoscenza delle Autorità competenti in Procura mentre anche l’Ufficio legale dell’Associazione animalista dell’Enpa chiede che si faccia luce su questa fine cruenta di questo cavallo lasciato morire senza cibo e senza acqua in una lenta agonia attaccato ad un albero con una corda di pochi metri.