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Dagli uliveti confiscati alla mafia nasce l'olio della legalità. Sul mercato arriva "Extraetico"

di: Elio Indelicato - del 2017-11-26

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Dagli uliveti confiscati alla mafia nasce “Extraetico l’olio della legalità”. Uno dei promotori Nicola Clemenza dell’associazione “Libero Futuro da Libero Grassi onlus”, ha creduto in questo risultato, grazie anche alla lungimiranza del presidente delle Misure di prevenzione di Trapani Piero Grillo e la collaborazione di diversi amministratori giudiziari. Lo stesso spiega il progetto: “Il tutto nasce dall’esigenza di commercializzare un prodotto, quale l’olio proveniente da terreni sequestrati e confiscati che insistono in contrada Latomie, Seggio, Campobello, Tre Fontane e negli agri del comprensorio della nocellara del Belice, con una sola etichetta”.

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  • E allora  è facile capire che questi terreni appartenevano alle famiglie Sansone, Messina Denaro, Madonia, Provenzano e altri. “Noi - continua Clemenza - abbiamo  creato questo marchio ‘extra etico’, per rendere ancora più nobile un prodotto, che è senza dubbio la migliore eccellenza di questo territorio”. L’auspicio dei soci è quello di potere toccare la vendita per quest’anno di 10.000 bottiglie, che potranno essere acquistate attraverso il sito “Libero Futuro” o attraverso i gruppi di acquisto solidale.

    La raccolta delle olive ha contato la presenza lavorativa nei terreni di oltre settanta unità e dieci per quanto riguarda il trasporto e altro. Una bottiglia sarà venduta a dieci euro e si potrà acquistare anche collegandosi al sito www.extraetico.com. Il marchio è stato presentato per la prima volta alla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani. Questa etichetta, nasce dall’idea della commercializzazione di un prodotto che non menzioni sin dall’origine i  proprietari dei terreni oggi confiscati.

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  • Il prezzo dell’olio in bottiglia aggiunge ancora Nicola Clemenzaè quello che viene fuori dal rispetto delle regole dei lavoratori pagati correttamente e questo è il vero prezzo di riferimento, al di sotto del quale potremmo pensare ai fenomeni del lavoro nero, evasione e riciclaggio”.

    Il tutto è stato realizzato presso il frantoio di Vincenzo Di Prima, con un macchinario di un noto marchio nazionale, di nuovissima generazione chiamato “proto reattore”, che rappresenta la nuova era della gramolatura, mantiene l’alta qualità e riduce di molto i tempi di attesa per fare uscire “l’oro verde” e si calcola una produzione di  700 kg  all’ora.

    Il presidente del Kiwanis di Castelvetrano Lorenzo Russo, che ha organizzato nei giorni scorsi a Partanna, la nona edizione di Archeolio, con la presenza di nuovi buyer, parla con entusiasmo del prodotto oleario: “L’olio extravergine è stato riconosciuto tra i primi venti alimenti super food del mondo. In Sicilia la nocellara del Belice  si distingue per le sue caratteristiche salutistiche, nutrizionali, superiori agli altri extravergini”.

    E proprio nell’occasione di Archeolio, il noto docente universitario e nutrizionista Giacomo Dugo, ha riferito di “avere presentato in varie scuole un disciplinare sulla mensa a km zero, dove i  partecipanti alle gare di appalto, dovrebbero essere le aziende che offrono prodotti freschi del  territorio. Il Comune di Salemi ha pubblicato un bando in tal senso e sicuramente è un ottimo punto di partenza”.

    Le scuole - conclude Lorenzo Russo - possono fare molto in tema di informazione alimentare. Meglio un   panino con formaggio fresco che il classico formaggino o il piatto di pastina che arriva magari dalla Sicilia orientale. Mangiare sano fa bene alla salute e il nostro olio è un alimento indispensabile per una sana crescita dei nostri ragazzi”.

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