6 Gd0, lavoratori oggi davanti la Prefettura. Chiesto intervento del Ministero del Lavoro
del 2014-02-13
Hanno manifestato, stamani, con un sit in dinnanzi la Prefettura di Trapani le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo 6 Gdo che, sostenuti dalla Filcams Cgil, dalla Fisascat Cisl e dalla UilTucs Uil, continuano a chiedere il pagamento degli stipendi e garanzie sul futuro dell'azienda confiscata al mafioso Giuseppe Grigoli. Nel corso della mattinata i rappresentanti sindacali della Cgil, della Cisl e della Uil hanno incontrato il vice prefetto Umberto Massocco a cui è stato, anzitutto, sollecitato, l'intervento del prefetto Falco a supporto della trattativa che l'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla mafia ha avviato con alcune aziende per l'acquisizione in affitto del gruppo.
Al vice prefetto i sindacalisti hanno chiesto di intervenire presso il Ministero del Lavoro per accelerare l'approvazione della cassa integrazione relativa al periodo giugno-dicembre 2013 e di sollecitare il presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda affinché venga attuato l'accordo stilato con le organizzazioni sindacali che prevede un anticipo delle somme dovute ai lavoratori in attesa dell'approvazione della cassa integrazione.
I segretari della Cgil, della Cisl e della Uil hanno, inoltre, chiesto di poter incontrare, insieme a una delegazione di lavoratori, la Commissione nazionale antimafia non appena farà visita in Sicilia. “Confidiamo - ha detto il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona congiuntamente al segretario della Camera del lavoro di Castelvetrano Gaspare Giaramita - nell'intervento della Prefettura in questa delicatissima vertenza in cui è in ballo il futuro occupazionale di 197 dipendenti e di tutti i lavoratori dell'indotto.
Auspichiamo - concludono - che i lavoratori possano presto percepire le somme dovute, che si approvi quanto prima la cassa integrazione ma che, soprattutto, si concluda la trattativa per l'affitto dell'intero pacchetto aziendale”. Intanto i lavoratori, che mantengono lo stato di agitazione, attendono il 20% dello stipendio di novembre, le retribuzioni dei mesi di dicembre e di gennaio e la 13esima e 14esima mensilità del 2013.